l'assessore regionale ai Trasporti ha convocato riunione con le società di tpl per effettuare una verifica dei dati di traffico, le 30 ditte invitate a raccogliere i dati di traffico e a comunicare i disagi riscontrati
I recenti episodi di sovraffollamento degli autobus hanno indotto L'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Velardi, a convocare una riunione con le società esercenti i servizi, per affrontare in maniera specifica i problemi emersi in questi giorni, ma anche per effettuare una verifica dei dati di traffico relativi ai primi quindici giorni di aprile. Le trenta ditte di trasporto sono state invitate a raccogliere i dati di traffico e a comunicare i disagi riscontrati.
Lo stesso lavoro di riscontro è stato fatto dai funzionari della Regione, mentre i sindaci e gli utenti si sono attivati per effettuare le proprie segnalazioni. L'assessore ha ricevuto delegazioni di utenti, sindacalisti, operai, amministratori proprio al fine di effettuare una valutazione delle diverse segnalazioni ricevute.
«Gli amministratori – dice Velardi – devono capire che i servizi vanno mantenuti dove servono, dove c'è utenza. Devono cioè essere effettivi e non potenziali. Una volta garantiti i servizi di base, minimi ed indispensabili ad ogni comunità, è necessario appostare gli autobus dove servono, prescindendo da specifici interessi delle ditte o da rivendicazioni campanilistiche che spingono gli amministratori a difendere situazioni pregresse poco utili o utili a pochissimi utenti.
Ad esempio, si è registrato un grande fastidio, in specifiche e ridotte fasce di utenza, a viaggiare in coincidenza, come avviene in ogni altra parte d'Italia: è impossibile pensare che ogni viaggiatore possa raggiungere il proprio luogo di lavoro o di residenza, senza effettuare alcuna coincidenza, e che questo valga in maniera indistinta per autobus gremiti, con più di sessanta persone, come pure con autobus che portano quattro o cinque persone. Occorre un po' di collaborazione e di spirito di adattamento, senza gridare subito allo scandalo, alla persecuzione, a pretese insufficienze da parte della Regione, soprattutto se si considera che sul territorio regionale vengono effettuate ogni giorno circa 1600 corse».
«Per quanto riguarda gli autisti multati per sovraccarico – chiarisce L'assessore – gli episodi sono stati due. Uno ha riguardato la corsa Campobasso-Jelsi delle 14.10, L'altro la Termoli – Campobasso delle 17.10. Sulla tratta Campobasso-Ielsi era in corso il monitoraggio delL'utenza da parte de personale delL'assessorato. NelL'arco della settimana, il sovraffollamento si è verificato solo quel giorno. In ogni caso, su quella tratta è già operativo una rinforzo di autobus che ha risolto ogni problema. L'episodio di Termoli, invece, è il segnale più evidente delL'intolleranza e della strumentalizzazione con la quale si vive questo momento di riforma dei servizi, come ha denunciato anche il sindacato UILM in un recente comunicato stampa.
Infatti, in quella fascia, sono state accorpate due corse che hanno identico orario e destinazione, al fine di evitare di mantenere in esercizio due corse contemporaneamente, perché secondo i dati di traffico erano accorpabili. La differenza rispetto alla vecchia situazione, è semplicemente che i lavoratori FIAT ( solo per quella fascia oraria) non hanno più a disposizione un autobus solo per loro, ma devono viaggiare insieme con L'utenza ordinaria. Al fine di evitare possibili episodi di sovraffollamento, la ditta ha sempre a disposizione un autobus di rafforzo che parte solo cinque minuti dopo, e solo nel caso in cui si verifichi un sovraffollamento. Nel caso specifico, un parte degli operai si è rifiutata di attendere cinque minuti e di viaggiare comodamente sulL'autobus di rinforzo, determinando in tal modo il sovraffollamento: infatti ai 45 utenti, si sono aggiunti 20 operai Fiat, determinando in tal modo una eccedenza di 10 persone rispetto ai posti a sedere».
«E' evidente – rassicura Velardi – che episodi simili non si dovrebbero ripetere, perché le ditte hanno predisposto, fin dai primi giorni di aprile, una rete di autobus di rinforzo, pronti ad intervenire dove sarà necessario. Inoltre, sono già state impartite agli autisti specifiche istruzioni a rispettare il codice della strada, e, dunque, ad evitare che su ogni autobus salgano utenti in eccedenza rispetto al numero autorizzato».
«Ma tutti – conclude L'assessore – ci dobbiamo rendere conto che occorre fare qualche sacrificio, se vogliamo evitare un incremento della spesa pubblica con conseguente aumento delle tasse e del biglietto, che nel Molise non viene aumentato da tredici anni ed è esattamente la metà della media nazionale».Manu Mich. – clickmobility.it