Il tribunale di Taranto, con regolare decreto, esclude l'obbligo dell'azienda di convocare i sindacati per concludere accordi sulla defiscalizzazione dei compensi. Respinta anche la domanda della Cgil di vedersi riconoscere il diritto a convocare disgiuntamente l'assemblea durante l'orario di lavoro
Con decreto del 9.05.2011, il giudice del lavoro di Taranto ha respinto il ricorso ex art. 28 spiegato nei confronti delL'AMAT S.p.A. dalla FILT CGIL che rivendicava di non essere stata convocata dL'azienda per la stipula degli accordi aziendali aventi ad oggetto L'individuazione degli emolumenti da sottoporre L'aliquota fiscale ridotta.
Il giudice, accogliendo in toto le difese della società assistita anche dallo Studio Malena e associati, ha confermato che L'art. 1, comma 47 L. 220/2010, da ultimo non impone che la defiscalizzazione sia oggetto di accordo sindacale aziendale o territoriale ma piuttosto che possano essere assogettati a defiscalizzazione i compensi che realizzano incrementi di produttività e che abbiano di per sé origine in un accordo sindacale aziendale o territoriale.
Il G.L. ha pure respinto la domanda delL'organizzazione sindacale diretta a vedersi riconoscere il diritto a convocare disgiuntamente L'assemblea durante L'orario di lavoro, ribadendo che il monte di dieci ore annue previsto dL'art. 20 Stat. Lav. e dL'art. 33 T.U. 23.71.976 è volto a soddisfare le esigenze di tutte le organizzazioni sindacali di indire L'assemblea durante L'orario di lavoro.Manu Mich. – clickmobility.it