l'amministratore delegato ha partecipato al convegno di stamane organizzato da Federmobilità

Roma. Fs: "Per le tracce ferroviarie noi facciamo come in Germania

Roma. Fs: "Per le tracce ferroviarie noi facciamo come in Germania

l'Ad di Fs ha risposto alle critiche dei nuovi operatori ferroviari che lamentano le difficoltà di accesso al mercato italiano, ed in particolare al Pir (Piano Informativo di Rete) “Rfi ha ascoltato tutti e ha trasmesso all’autorità di settore l’istruttoria: ora sarà l’Authority a decidere”

Rfi rispetta le regole sulle tracce ferroviarie e sta applicando quanto già si fa in Germania: la cosa straordinaria é che a lamentarsi siano proprio i tedeschi, gli svizzeri e gli austriaci che non accettano in Italia le regole vigenti nei loro Paesi. E’ quanto ha affermato l’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, conversando con i giornalisti in occasione di un convegno organizzato da Federemobilità.

Rispondendo alle critiche dei nuovi operatori ferroviari che lamentano le difficoltà di accesso al mercato italiano, ed in particolare al Pir (Piano Informativo di Rete, n.d.r.), il top manager ha sottolineato che Rfi ha ascoltato tutti e ha trasmesso all’autorità di settore l’istruttoria: ora sarà l’Authority a decidere.

“La cosa più straordinaria – sono parole di Moretti – é che chi contesta sono le imprese che fanno capo a Deutsche Bahn (ferrovie tedesche, n.d.r.), Sbb (svizzere) e Obb (austriache). Rete Ferroviaria Italiana – ha aggiunto – ha cercato solo di applicare quello che si fa in Germania e, perciò, questa contaddizione dovrà essere risolta. Se si va verso un’unica regolamentazione europea – ha detto ancora – occorre che ci sia un’omogeneità delle regole. E’ straordinario che qualcuno nel proprio Paese abbia una certa struttura dei prospetti informativi e in particolare dell’accesso alla rete, e poi contesti la stessa cosa in altri Paesi dove si cercano di applicare le regole in maniera omogenea”.

Rispondendo alle critiche sul Pir mosse da Ntv, Moretti ricorda che il nuovo operatore non ha neanche il certificato di sicurezza auspicando una nuova normativa analoga al trasporto aereo, che subordini la qualifica di vettore solo dopo le certificazioni di legge.

“Facciamo come nel trasporto aereo – osserva l’a.d. delle Ferrovie dello Stato – dove si da’ il certificato di operatore aereo che e’ la condizione per avere licenze e ’slot’. Facciamo così anche per il trasporto ferroviario. Ora, nella discussione sul Pir c’e’ chi vuole e puo’ avere gli slot (Ntv, n.d.r.) senza avere neanche la certezza di ottenere il certificato di sicurezza: una cosa che accade solo in Italia”.

Ntv, secondo il top manager, non avendo il certificato di sicurezza, può esistere solo in Italia. Rfi, ha poi ribadito Moretti, “ha proceduto nell’assoluto rispetto delle regole, ha fatto delle consultazioni e, in piena autonomia, le ha trasmesse all’ufficio per la regolamentazione che si esprimerà nel merito”. Manu Mich. – clickmobility.it

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