Bilancio in equilibrio a fronte di un aumento dei servizi forniti all’utenzaLa sfida del 2011: salvaguardare il servizio con minori risorse e più viaggiatori
Chiude con un risultato positivo pari a 37.114 euro il bilancio consuntivo 2010 dell’Agenzia per la mobilità di Modena, a fronte di un aumento dei servizi forniti all’utenza del 2,4% – 311mila km in più acquistati dal gestore rispetto al 2009 – e di un aumento del 6,6% dei passeggeri, circa 800mila in più. Nel complesso nel 2010 sono stati finanziati servizi per 13milioni 217mila km e i viaggiatori trasportati sono stati 13milioni 195mila.
L’utile – che sarà destinato a riserva – è il risultato da una parte del corretto governo dei costi di riorganizzazione dei servizi scolastici legati all’entrata in vigore della cosiddetta “riforma” Gelmini, e dall’altra della conferma delle spese di personale dell’Agenzia, accompagnata dal risparmio per i costi degli amministratori, e dalla riduzione dei costi per consulenze.
Poiché l’obiettivo della società non è produrre utile, ma garantire servizi di base senza produrre disavanzo, l’obiettivo 2010 può ritenersi positivamente raggiunto.
La proposta di bilancio, presentata dall’amministratore unico Maurizio Maletti, è stata approvata ieri all’unanimità dall’assemblea dei rappresentanti degli Enti locali modenesi. Presente il 92% delle quote del capitale sociale.
Come anticipato sopra, l’anno trascorso è stato per aMo particolarmente impegnativo sul fronte della programmazione dei servizi, soprattutto per le modifiche degli orari scolastici legate all’introduzione delle nuove normative. E’ stato necessario infatti adeguare gli orari di diverse linee del servizio urbano di Modena e ridefinire quasi completamente i servizi extraurbani.
Per quel che riguarda le infrastrutture, è stato importante il lavoro dell’Agenzia volto alla qualificazione e manutenzione del proprio patrimonio di depositi, autostazioni, terminal, della rete di pensiline, fermate e della rete filoviaria di Modena. Nel biennio 2009 – 2010 sono stati effettuati investimenti per 2,3 milioni di euro.
Da ricordare inoltre, nel 2010, il consolidamento delle attività di mobility management, per la promozione di iniziative volte ad incentivare la mobilità sostenibile; il ruolo di aMo nella gestione del Progetto City porto Modena; nel collaborare alla pianificazione urbanistica dei comuni del bacino modenese; e nel rilascio di abbonamenti agevolati per anziani e disabili.
“Lo sguardo ora è rivolto con preoccupazione al futuro, – dichiara l’amministratore unico di aMo Maurizio Maletti – infatti dopo i tagli imposti al settore dalla Finanziaria 2011, la stipula del Patto regionale per la mobilità, l’attesa per il parziale ripristino dei fondi governativi tagliati (il cui ammontare e la relativa distribuzione regionale sono tuttora sconosciuti), il 2011 dal lato delle risorse è ancora una grande incognita per il trasporto pubblico modenese”.
Nonostante l’incertezza del quadro economico, per garantire il funzionamento del servizio nei primi mesi del 2011 è stato necessario prendere comunque alcune decisioni: l’avvio della manovra tariffaria prevista dal Patto regionale, limitata ai biglietti di corsa semplice; la riorganizzazione dei servizi minimi, con l’obiettivo di attestarsi ai 13 milioni di km (con un taglio di “soli” 300mila km nelle corse poco frequentate); l’impegno a definire al più presto i nuovi fabbisogni del trasporto scolastico, con la prospettiva di un aumento certo della popolazione studentesca di almeno 600 unità.
“Alla luce di tutti i fattori sopra elencati – conclude Maletti – credo che la sfida di aMo per il 2011 sia quella di riuscire a garantire e salvaguardare il sistema del trasporto collettivo nel bacino modenese nonostante le risorse in calo, e mantenere allo stesso tempo il trend di aumento degli utenti che si è manifestato nell’anno appena trascorso”.Manu Mich. – clickmobility.it