La restituzione dell’introito delle sanzioni a partire dal mese di luglio

Venezia. Disservizi Trenitalia: approvate dalla Regione le multe per inadempienze contrattuali

Venezia. Disservizi Trenitalia: approvate dalla Regione le multe per inadempienze contrattuali

Chisso: “Quest’anno restituiamo ai nostri pendolari, sotto forma di sconti sugli abbonamenti del servizio ferroviario regionale, oltre 1,7 mln di euro, che derivano da una sanzione di circa 1,509 mila euro per i disservizi del 2010, cui si aggiungono circa 233 mila euro residui di somme non rimborsate lo scorso anno”

L’annuncio dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ieri è stato sintetico e altrettanto chiaro: “Su mia proposta, la Giunta regionale ha approvato le multe per le inadempienze contrattuali di Trenitalia. Quest’anno restituiamo ai nostri pendolari, sotto forma di sconti sugli abbonamenti del servizio ferroviario regionale, oltre 1,7 milioni di euro, che derivano da una sanzione di circa 1,509 mila euro per i disservizi verificati nel corso del 2010, cui si aggiungono poco meno di 233 mila euro residui di somme non rimborsate lo scorso anno. Sono loro, gli utenti, che altri chiamano clientela, le vere vittime delle violazioni contrattuali da parte della società ferroviaria”.

“Ringrazio i viaggiatori che usano i servizi regionali per le segnalazioni delle inadempienze. Li prego di continuare a darci informazioni puntuali sempre: ci servono – ha affermato Chisso – per tentare di capire dove stiamo andando a parare e per rivalerci su Trenitalia, che sembra continuare abbastanza imperterrita lungo la strada della trascuratezza del servizio regionale. Il quale servizio, voglio sottolinearlo, è fissato da un contratto firmato dalle parti, che da noi viene regolarmente onorato e dunque pagato, assieme ai viaggiatori che acquistano abbonamenti e biglietti: non c’è sul versante dell’utenza alcun motivo perché si debbano verificare ritardi, soppressioni, mancate informazioni, scarsa pulizia, insomma scarso rispetto dei parametri di qualità.
Aggiungo che non siamo stati noi ad imporre gli standard in questione, ma semmai il contrario, considerata la situazione di sostanziale monopolio nella quale ci troviamo ad operare. Il fatto più grave è che ormai le lamentele e le proteste sono pressoché quotidiane e non abbiamo se non le sanzioni per tentare di ristabilire il ripristino di normali e accettate regole contrattuali. Per quanto ci riguarda, inoltre, ci riserviamo di approfondire le questioni relative al materiale rotabile, dalle quali potrebbero conseguire altre, ulteriori, sanzioni”.

La restituzione ai pendolari dell’introito delle

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