Chiusosi con esito negativo l'incontro sindacale in azienda: “Snocciolati alcuni dati economici che preannunciano un deficit a fine anno di circa 5 mln di euro. Previsioni catastrofiche: tagli delle risorse e scelte aziendali in presenza dei quali all’azienda è stato imposto di effettuare 330.000 km senza alcun contributo”
I dipendenti delL'Arpa (Azienda di trasporto pubblico regionale abruzzese) sono pronti a scendere in piazza per difendere la propria azienda "alle prese con previsioni di bilancio disastrose, alla vigilia di una riforma, quella del Tpl, che ha tra le proprie ipotesi quella delL'apertura del mercato".
A sottolineare il momento estremamente difficili sono le segreterie regionali Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Autoferrotranvieri, al termine di un incontro sindacale in cui si é preannunciato un deficit di bilancio, a fine anno, di circa 5 milioni di euro.
"Durante l’incontro in azienda, nell’ambito delle procedure di raffreddamento aperte da FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA e UGL Autoferrotranvieri e chiusesi con esito negativo, sono stati snocciolati alcuni dati economici che preannunciano un deficit a fine anno di circa 5 milioni di Euro – spiegano in una nota i sindacati -.
Alla base di questa catastrofica previsione vi sono alcune scelte aziendali che si aggiungono ai tagli delle risorse destinate al TPL, in presenza dei quali all’azienda è stato imposto di effettuare 330.000 km senza alcun contributo".
Per le segreterie regionali di FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA e UGL Autoferrotranvieri quindi si apre una fase molto delicata che interesserà l’intero sistema del Trasporto Pubblico Locale regionale.
“L’aver procrastinato l’attuazione della riforma alla fine di giugno, scadenza peraltro oramai prossima, ed il fitto confronto che nei mesi scorsi ha visto nel tavolo tecnico regionale l’ambito nel quale ci si è confrontati, non giustificano quello che oggi è un silenzio assordante da parte della Regione Abruzzo e dell’assessorato ai Trasporti. quest’ultimo sollecitato più volte dalle scriventi sul tema dei bacini regionali e su come si intenda procedere nell’immediato futuro. Bisogna fare chiarezza in un quadro che, a volte, sembra artatamente appiattito su posizioni non definite con il solo fine di evitare quel confronto che chiedono sia i lavoratori che i cittadini".
“L’anno prossimo non avremo la certezza delle risorse, essendo queste legate alle accise sui carburanti e alla fiscalità regionale. Non cominciare da subito a ragionare con questi parametri sarebbe deleterio”.Manu Mich. – clickmobility.it