L'assessore Rometti ha fatto presente che attualmente, con quasi l’azzeramento di risorse previsto dalla manovra per il prossimo anno, “la situazione diventa insostenibile e di una gravità inedita – la più grave degli ultimi anni – che rischia di portare al collasso il sistema dei trasporti pubblici”
“A fronte di un fabbisogno di 2.055 milioni per il trasporto pubblico, la manovra finanziaria ne ha previsti solo 400 con un taglio dell’80 per cento. Tutto ciò, a livello locale, rischia di provocare il collasso dei servizi”. A lanciare l’allarme ieri l’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, che per esaminare le problematiche che deriveranno dall’impatto della manovra finanziaria sul trasporto pubblico regionale e locale, ha convocato a Palazzo Donini i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni, dei Comuni, dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali di categoria, delle imprese di trasporto pubblico locale, di Trenitalia, delle associazioni dei consumatori e dei Comitati dei pendolari. “Nella recente manovra – ha detto Rometti – il trasporto pubblico ha subito la ricaduta di decisioni negative. I tagli di risorse sono in particolar modo rivolti al trasporto ferroviario, ma le ripercussioni si risentiranno in tutto il comparto e si rischia di compromettere la prosecuzione dei servizi per i prossimi anni. La ricaduta di tutto ciò sull’Umbria – sottolinea – equivarrà per il 2012, a un ammanco di circa 28 milioni di euro. Per tale ragione, insieme alle altre Regioni italiane, l’Umbria si è mobilitata per contrastare l’azzeramento dei fondi, ottenendo la costituzione di un Tavolo nazionale di confronto”. L’assessore ha quindi evidenziato che già lo scorso anno le Regioni si sono trovate in grande difficoltà: “In Umbria in particolare, le risorse mancanti sono state coperte dalla Regione con 40 milioni per il trasporto ferroviario e 45 milioni per il trasporto su gomma e, allo stato attuale, all’Umbria mancano per il 2011 intorno ai 18 milioni da reperire dai 400 milioni del nuovo Fondo nazionale Trasporti previsto dalla prima manovra finanziaria del luglio scorso, e dai 475 milioni messi a disposizione sempre dal Governo per investimenti. Questi ultimi sono soggetti a ripartizione tra le Regioni sulla base di criteri di premialità”. Rometti ha fatto presente che attualmente, con quasi l’azzeramento di risorse previsto dalla manovra per il prossimo anno, “la situazione diventa insostenibile e di una gravità inedita – la più grave degli ultimi anni – che rischia di portare al collasso il sistema dei trasporti pubblici”. “Va ricordato che le dinamiche di trasporto incidono sull’economia dell’intera regione – ha aggiunto l’assessore –. Dall’Umbria ad esempio, con i mezzi pubblici si muovono quotidianamente circa 6 mila persone e la gran parte di queste verso il Lazio. L’emergenza di questi giorni – aggiunge – ha indotto le Regioni a sollevare il problema con il Governo centrale al quale è stata evidenziato che la questione dei tagli per il trasporto pubblico locale non ricade semplicemente sulle Regioni o sui Comuni, perché alla fine, ancora una volta, saranno i cittadini a subirne le ripercussioni. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha chiesto, di riconvocare il tavolo di confronto”. Durante l’incontro Rometti, dopo aver ascoltato gli interventi dei presenti, ha ricordato che “la Regione Umbria continuerà a fare la propria parte portando all’attenzione del Governo la grande difficoltà degli enti locali. Intanto, continueremo a lavorare per continuare il percorso già avviato per la riorganizzazione del sistema del trasporti pubblico locale. Stiamo lavorando per la stesura del nuovo Piano regionale dei trasporti – ha concluso –. In questa fase la Regione punta anche alla valorizzare delle potenzialità dell’azienda unica”.