La riforma del trasporto pubblico locale in Toscana

Firenze. Riforma tpl dovrà garantire servizio nelle aree montane e nei piccoli comuni

Firenze. Riforma tpl dovrà garantire servizio nelle aree montane e nei piccoli comuni

Le proposte per i nuovi servizi in montagna o nelle cosiddette “aree deboli”, ovvero poco popolate, dovranno essere presentate e sviluppate nelle Conferenze dei servizi minimi del Tpl che si stanno svolgendo nelle varie province e che stanno disegnando le nuove reti del trasporto pubblico in Toscana

La riforma del Tpl in Toscana prevede di riservare una quota delle risorse  per il funzionamento del trasporto pubblico locale direttamente ai Comuni montani, al fine di  organizzare e gestire il servizio in modo più appropriato alle esigenze dei territori.

“La riforma del trasporto pubblico locale dovrà garantire servizi appropriati anche ai cittadini che abitano in montagna o in un piccolo centro”. Lo ha ribadito l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao nel corso di un incontro svoltosi venerdì con il presidente di Uncem (l’Unione di comuni, comunità e enti montani della Toscana)  Oreste Giurlani e con alcuni sindaci in rappresentanza dei piccoli Comuni montani.

Le proposte per i nuovi servizi in montagna o nelle cosiddette “aree deboli”, ovvero poco popolate, dovranno essere presentate e sviluppate nelle Conferenze dei servizi minimi del Tpl che si stanno svolgendo nelle varie province e che stanno disegnando le nuove reti del trasporto pubblico in Toscana.

Sarà quella la sede per identificare dei servizi strutturati nelle piccole realtà, ed assegnare una quota delle risorse direttamente ai piccoli comuni. Laddove un servizio di linea non risulti  efficiente o economico, per garantire il diritto alla mobilità delle comunità montane potranno essere organizzati dei servizi innovativi, anche in collaborazione con servizi sociali o scolastici, servizi a chiamata o autonoleggi.

Una rivoluzione nel sistema del trasporto pubblico  in Toscana è urgente e necessaria, si è evidenziato nell’incontro, vista la drastica riduzione delle risorse disponibili (-65% di fondi statali nel 2011 e -88% previsto per il 2012). Con i fondi a disposizione non sarà più possibile per gli enti pubblici assicurare la circolazione di bus di linea vuoti o poco frequentati:  per questo è necessario studiare nuove soluzioni che consentano di garantire il diritto alla mobilità anche per i cittadini che abitano nelle aree scarsamente abitate.

Per ottimizzare le risorse a disposizione e riorganizzare il sistema, la Regione ha deciso di portare avanti una gara unica su ambito regionale finalizzata ad avere una sola azienda di trasporto in tutta la Toscana. Questo garantirà economie di scala, un solo consiglio di amministrazione, una sola tariffa, un solo biglietto ed un futuro al servizio pubblico colpito pesantemente dai tagli del Governo.

Left Menu Icon