Oggi le Regioni incontrano il governo per chiedere ulteriori fondi

Roma. Tpl: Errani “le risorse sono ancora insufficienti”

Roma. Tpl: Errani “le risorse sono ancora insufficienti”

“Gli 800 milioni di euro per il trasporto pubblico locale – sottolinea Errani – non bastano, perché l'impegno del Governo era di 1,2 miliardi" Polverini "mi aspetto una risposta sul tpl" Zaia "la partita del tpl ci lascia non poca ansia"

Vasco Errani insiste sull’emergenza trasporto pubblico locale.
Il presidente della Conferenza delle Regioni oggi torna alla carica con il governo per chiedere ulteriori fondi.
Lo ha anticipato ieri nel corso di un intervento  di fronte all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, presentando la relazione di fine anno sull'attività della Regione.
“Gli 800 milioni di euro per il trasporto pubblico locale – sottolinea Errani – non bastano, perché l'impegno del Governo era di 1,2 miliardi".

In ogni caso, ci tiene ad aggiungere il presidente, riferendosi solo all'Emilia-Romagna, "qualunque sia la risposta del Governo, in questa regione i fondi per il trasporto pubblico locale sono garantiti”.

Il presidente Errani si è poi soffermato anche il federalismo fiscale, sostenendo che bisogna tornare alla legge Calderoli.
Nell'incontro tra il Governo e le Regioni, anticipa Errani, "chiederemo di fare il punto sul federalismo fiscale, che per noi è essenziale. Serve però una ripartenza, un tuffo nella realtà”.

Ovvero, sostiene Errani, "torniamo alla legge Calderoli e facciamo una relazione coerente e seria tra quella impostazione, che condivido, e la reale disponibilità delle risorse". In questi anni, del resto, "sono state fatte tante promesse ma solo passi indietro".

“Comunque la si pensi, questa manovra era indispensabile per ricollocarsi in Europa, ma ora occorre lavorare per renderla più equa”. Più equa per Errani significa affrontare il problema delle pensioni, della crescita e dell'Imu, “ma è grave – ha aggiunto – incitare alla protesta fiscale”. E' “un errore grave”, ha detto, in un Paese come l'Italia a così scarsa “fedeltà fiscale”.

Il presidente Errani ha comunque riconosciuto all'esecutivo guidato da Mario Monti di aver "cambiato le cose" per le Regioni nella sanità (“il taglio di due miliardi non c'è più”) e nel trasporto pubblico locale, anche se per questo settore, ha sottolineato di nuovo Errani, “ancora non basta: gli oltre 800 milioni non bastano – ha ribadito – la base d'intesa con il Governo era di 1,2 miliardi”.

Anche la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha sottolineato quali siano le attese sull’incontro di oggi con il Governo sulle risorse mancanti al trasporto pubblico locale: "mi aspetto una risposta sul tpl anche perchè alla difficoltà di garantire il servizio, si aggiunge la difficoltà di dover chiudere in questi giorni i bilanci. Magari potremmo modificare proprio in questi giorni le cifre del tpl, se così non sarà potremmo andare in assestamento: comunque mi aspetto  una risposta positiva anche perchè abbiamo oramai imparato che i governi quando ci ricevono di solito hanno notizie buone da darci".

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che "la partita del tpl ci lascia non poca ansia. Il finanziamento del trasporto su rotaia ci viene da Roma, tanto e' vero che il Governo ci aveva promesso un interesse con un'accisa sui carburanti che da 6 miliardi di gettito, mentre il tpl su rotaia vale circa 2 miliardi e il governo non ci sta dando risposte".

Le regioni, ha aggiunto Zaia, non possono "pensare di chiudere i contratti con le Ferrovie senza certezze" e per questo, "dovendo rispondere a cittadini, lavoratori, pendolari", "non transigiamo": la posizione delle regioni, dunque, "e' unitaria e chiara: noi chiediamo la partita intera, poco oltre 2 mld, che son quelli che servono per i treni, altrimenti non riusciamo a chiudere i contratti con le Ferrovie". Zaia, ha spiegato di "non voler nemmeno contare" quanti treni potrebbero essere cancellati se mancassero i fondi, perche' "i cittadini pagano le tasse e meritano il servizio": "se lo Stato non ci da i soldi, i treni non circolano".
Comunque la questione "deve essere discussa mettendo i puntini sulle i con chi eroga il servizio", perche' bisogna averlo "non affollato, a puntino e puntuale".

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