Provincia, aziende e Sindacati si sono impegnati a contemperare nella maniera più equilibrata l’esigenza di garantire il pieno diritto alla mobilità dei cittadini, ponendo attenzione soprattutto alle zone più svantaggiate, con la necessità di assicurare al gestore provinciale la copertura dei minori corrispettivi riconosciuti
Pur ribadendo l’unanime contrarietà ai tagli ai trasporti pubblici locali imposti unilateralmente dalla Regione, amministrazione provinciale, rappresentanti delle aziende di trasporto e organizzazioni sindacali hanno responsabilmente preso atto della necessità di adottare i conseguenti provvedimenti, evitando così di subire i poteri sostitutivi che in caso di inerzia verrebbero esercitati dalla Regione stessa.
Questo in sintesi l’esito dell’incontro promosso dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che si è svolto ieri a Macerata, con la partecipazione del vice presidente Paola Mariani, allo scopo di affrontare la problematica dei trasporti a seguito del taglio del 5% (540 mila euro) di risorse trasferite per il 2012 dalla Regione alla Provincia.
E’ stato chiarito definitivamente che nessun posto di lavoro a tempo indeterminato è a rischio. Il presidente Pettinari si era preoccupato di evitare che "al danno seguisse anche la beffa", nel senso che se tagli debbono essere apportati, almeno a decidere dove e come tagliare siano i rappresentanti del territorio, insieme alla aziende e ai sindacati, cioè coloro che conoscono le esigenze locali e i bisogni della comunità.
Il presidente della Provincia, impossibilitato a presenziare personalmente la riunione, aveva già formulato nei giorni scorsi una proposta su come intervenire allo scopo di garantire il minor disagio possibile ai cittadini e al sistema di turnazione aziendale. In pratica recuperare i circa 360 mila chilometri annui sui servizi in sovrapposizione, su corse meno frequentate dall’utenza, corse festive ed estive.
A seguito dell’invito del presidente della Provincia di fare presto, le parti hanno concordato di presentare entro giovedì prossimo una prima bozza di proposta tecnica, che tenga conto anche delle linee guida regionali. Su quella proposta di dovrà lavorare nei giorni seguenti per avere un piano complessivo entro un paio di settimane.
Provincia, aziende e Sindacati si sono impegnati a contemperare nella maniera più equilibrata l’esigenza di garantire il pieno diritto alla mobilità dei cittadini, ponendo attenzione soprattutto alle zone più svantaggiate, con la necessità di assicurare al gestore provinciale la copertura dei minori corrispettivi riconosciuti (che si aggiungono all’aggravio dei costi per il gasolio), ma anche e soprattutto con la legittima aspettativa al posto di lavoro dei dipendenti del trasporto pubblico locale.
Per la Provincia, oltre all’assessore Mariani, hanno partecipato all’incontro la dirigente Casonato e il funzionario del servizio trasporti Mancielli. Erano presneti alla riunione il presidente e il vice presidente di Contram Mobilità, Belardinelli e Gregoni, il rappresentante di Macerata Bus, Fabrizi, i tecnici di Contram SpA, Pongetti, Campanelli e Pollicelli e i rappresentanti sindacali: Procaccini (Cgil), Costantini (Cisl), Giuliani (Uil), Cervelli (Ugl).