Trasporto pubblico locale e risorse

Torino. Tagli al tpl: il Consiglio di Stato respinge ricorso Regione

Torino. Tagli al tpl: il Consiglio di Stato respinge ricorso Regione

Il presidente della Provincia Saitta é convinto che la Regione Piemonte dovrà cambiare atteggiamento sul tema del tpl. Cota: "Anche se le sentenze sembrano non tenerne conto, la realtà é che i soldi non si possono stampare. Quindi la politica regionale di razionalizzazione, anche sul trasporto pubblico locale, non potrà che continuare"

“E’ la dimostrazione di quanto coerente ed urgente sia la nostra richiesta alla Regione Piemonte perché riveda la sua politica di tagli – commenta soddisfatto il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – aggravata nel 2012 con la riduzione di un’ulteriore percentuale il servizio di trasporto pubblico locale.

Se la Provincia di Torino fosse costretta ad attuare nei fatti la scelta regionale di cancellare complessivamente il 15% del servizio, significherebbe distruggere un sistema consolidato, indispensabile oggi più che mai a pendolari e studenti”.

Saitta si dichiara convinto che la Regione Piemonte dovrà cambiare atteggiamento sul tema del trasporto pubblico locale.

"Anche se le sentenze sembrano non tenerne conto, la realtà é che i soldi non si possono stampare. Quindi la politica regionale di razionalizzazione, anche sul trasporto pubblico locale, non potrà che continuare – commenta il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota -. Per farlo, sono stati aperti appositi tavoli dall'assessorato ai Trasporti".

Con una serie di ordinanze il TAR Piemonte, in realtà, ha accolto solo in parte i ricorsi presentati da vari soggetti (Comune di Torino, GTT, Confservizi e ANAV) contro Regione Piemonte, che chiedevano l’annullamento della delibera con cui la Regione aveva disposto la riduzione delle risorse per il TPL per gli anni 2011, 2012, 2013.

Il TAR ha sospeso la delibera limitatamente al solo 2011, ponendo quale principale motivazione che l’atto impugnato andava a incidere sul pregresso e che si andava a recidere il legame fra programmazione regionale e contratti di servizio. Il TAR ha conseguentemente fissato la data (11 dicembre 2012) per la trattazione del merito.

Alla luce delle decisioni del TAR, Regione Piemonte ha proposto  ricorsi per la loro riforma al Consiglio di Stato, che li ha respinti con proprie ordinanze, con le motivazioni dell’assenza del pregiudizio grave e irreparabile e del fatto che il TAR aveva già fissato la data per l’udienza per la discussione del merito del ricorso.
 

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