Due nuove aziende subentrate in seguito al cambio di appalto, apparecchiature all'avanguardia, assidua attività di controllo con oltre 1500 ispezioni al mese: così Trenitalia sta affrontando da due anni la pulizia dei treni, uno dei problemi che più di frequente causano lamentele e segnalazioni di viaggiatori e utenti.

La Regione, attraverso l'assessore ai Trasporti Enrico Vesco, ha voluto riconoscere i risultati dell'impegno di Trenitalia: «Si sta lavorando bene e i risultati si vedono. Ho visitato anche i cantieri di pulizia e ho constatato che metodi e attrezzature sono adeguate. A questo bisogna aggiungere il revamping di tutto il materiale rotabile che abbiamo cominciato nel 2011 e che si sta completando: stiamo sostituendo tutte le sedute, applicando la pellicolatura ai vetri e stiamo rifacendo i pianali per facilitare la pulizia».

Una mostra videofotografica, "Operazione treni puliti", offre ai viaggiatori delle stazioni di Genova Brignole e Savona Mongrifone, fino al 10 marzo, una panoramica completa sulla complessa attività di manutenzione e igienizzazione delle carrozze. Prossime tappe, dal 12 al 17 marzo, Ventimiglia e La Spezia. Un modo per far conoscere le risorse e i mezzi impiegati per la pulizia, e per sensibilizzarli anche verso un altro problema che richiede la loro collaborazione, la limitazione degli atti di vandalismo che sono in crescita.

«Nel corso del 2011 – ha detto Vesco – vandalizzazioni, graffiti e danni di vario genere sono costati almeno un milione e mezzo di euro. Invito tutti a vigilare e a dare prova di un minimo senso civico: con la collaborazione di tutti il fenomeno può essere sensibilmente ridotto, se non azzerato». L'abbattimento del fenomeno, fa sapere Trenitalia, farebbe recuperare 7000 ore lavoro all'anno che potrebbero essere impiegate per innalzare la qualità dei servizi generali alla clientela.   

Gli atti vandalici sono costati a Trenitalia Liguria 166 mila euro per la rimozione di 6 mila metri quadrati di graffiti, 280 mila euro per fermo vetture, 100 mila di depurazione, 451 mila euro per sostituzione di materiale e 390 mila euro di manodopera.