La conferenza dei servizi ha avallato il documento preliminare di proposta per l’intesa con gli enti locali elaborato dalla Regione e presentato come input per il progetto finale. Ceccobao: “Il nuovo trasporto dovrà essere appropriato alle esigenze degli specifici territori. Le città capoluogo vedono confermati il 100% dei servizi attuali”
“Una discussione utile per arrivare in tempi brevi al bando di gara che disegnerà il nuovo sistema trasporto pubblico locale. La Regione e gli enti locali hanno da tempo accettato la sfida di passare da una logica di soli tagli subiti a una riforma che garantisca un futuro sostenibile al settore del tpl, attraverso una rete efficiente ed appropriata ai diversi territori”.
Così l’assessore alle infrastrutture e trasporti Luca Ceccobao ha concluso nel pomeriggio di ieri la Conferenza regionale dei servizi di trasporto pubblico locale, davanti ad una platea di circa duecento amministratori di tutta la Toscana, dando scadenze brevi (30 giorni) per raggiungere un’intesa, condivisa e sottoscritta da tutti i soggetti coinvolti, che si traduca nel capitolato del bando di gara della riforma del Tpl.
“Vogliamo arrivare ad una rete di 100 milioni di chilometri, non troppo lontana dai circa 105 attuali – ha detto ancora l’assessore – Sarebbe una tenuta importante nei servizi, e anche sotto il profilo occupazionale. La Regione Toscana conferma i 160 milioni annui, ai quali si dovranno aggiungere circa 35 milioni dal sistema degli enti locali, oltre ai 30 milioni all’anno che vogliamo mettere sul capitolo investimenti. Si tratta di acquistare circa 1000 pullman nuovi durante i nove anni di affidamento dei servizi”.
La conferenza dei servizi, che si è svolta al Palaffari di Firenze, ha avallato il documento preliminare di proposta per l’intesa con gli enti locali elaborato dalla Regione e presentato come input per il progetto finale. “Il nuovo trasporto – ha sottolineato Ceccobao – dovrà essere appropriato alle esigenze degli specifici territori. Le città capoluogo vedono confermati il 100% dei servizi attuali, mentre nel resto dei territori abbiamo progettato dei “binari del Tpl” che dovranno rispondere alle concrete esigenze di spostamento a partire da pendolari e studenti, anche nei territori montani o scarsamente abitati”.
Da parte dei tanti rappresentanti degli enti locali che hanno preso la parola nel corso del dibattito è stato unanime l’apprezzamento per il lavoro avviato e svolto dalla Regione per reagire ai tagli dello Stato, che ha portato ad una riforma complessiva del settore.
A ciò si è affiancata la richiesta, formulata dai comuni montani e “svantaggiati”, di una messa a punto della rete dei servizi essenziali nelle aree deboli per garantire anche in territori difficili il diritto alla mobilità.
Prima della prossima convocazione continuerà intanto il lavoro di approfondimento con i territori. “Si tratta di definire – ha concluso Ceccobao – i progetti già presentati dalle province e dai territori entrando ancor di più nel dettaglio. Vogliamo progetti economicamente sostenibili, che saranno analizzati uno per uno per dare risposte concrete ai cittadini, anche nelle aree meno popolate. Un settore che non funziona si scarica sulla collettività. Non possiamo aumentare l’Irpef a pensionati e lavoratori, è più giusto lavorare per avere un settore efficiente ed economicamente sostenibile”.
Preoccupazione unanime è stata espressa da tutti gli intervenuti anche per l’occupazione nel settore, un tema su cui la Regione ha già preso delle misure, istituendo insieme alle organizzazioni sindacali un tavolo di garanzia per la difesa dell’occupazione.