Sperimentazione a partire da oggi

Milano. Trenord attiva tornelli in uscita a Cadorna

Milano. Trenord attiva tornelli in uscita a Cadorna

Lotta all'evasione tariffaria. In questa prima fase, i tornelli saranno chiusi nella fascia con minor affluenza. Successivamente la sperimentazione sarà estesa anche alle stazioni di Milano Bovisa, Milano Domodossola e del Passante ferroviario

E' partita oggi la fase sperimentale relativa alla chiusura in uscita dei tornelli di Milano Cadorna. Trenord intensifica, dunque, la lotta contro il fenomeno dell'evasione che ogni anno determina, per l'azienda, un mancato introito di 40 milioni di euro.

In questa prima fase, i tornelli saranno chiusi nella fascia con minor affluenza. Successivamente la sperimentazione sarà estesa anche alle stazioni di Milano Bovisa, Milano Domodossola e del Passante ferroviario.

Per uscire dalla stazione, quindi, sarà necessario utilizzare ai tornelli il titolo di viaggio; qui gli addetti ai varchi saranno a disposizione dei clienti per fornire loro assistenza e informazioni. Si ricorda che i passeggeri saliti a bordo senza biglietto o senza averlo obliterato devono sempre presentarsi in prima carrozza per regolarizzare la propria posizione con il capotreno. I viaggiatori giunti in Stazione sprovvisti di titolo di viaggio dovranno regolarizzare la propria posizione pagando, ai controllori posti ai varchi, una sanzione di 10 euro.

Questa iniziativa rientra in un più ampio progetto, per fronteggiare l'evasione tariffaria, avviato due anni fa con l'attivazione dei 235 varchi delle stazioni del Passante milanese e delle altre stazioni urbane con tornelli elettronici. Si tratta del primo tassello di un più ampio progetto che porterà nei prossimi anni alla chiusura in uscita di tutte le "stazioni porta" di Milano, nell'ambito del nuovo sistema di bigliettazione elettronica.

«Un piccolo cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori che nasce dalla necessità di fronteggiare il fenomeno dell'evasione tariffaria – ha dichiarato Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord -. Si tratta di una pessima abitudine che  ogni anno non solo costa all'azienda oltre 40 milioni di euro, soldi che potrebbero essere reinvestiti in qualità e servizi, ma danneggia anche i clienti che rispettano le regole. Vogliamo attestarci, d'altro canto, alle migliori esperienze europee, dove la chiusura in uscita delle stazioni ferroviarie è una pratica comune da molti anni».

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