Bonino: “Abbiamo compiuto il massimo sforzo per garantire il diritto alla mobilità dei piemontesi, prevedendo nel bilancio 108 milioni in più per il trasporto pubblico su gomma.Ad istituzioni e aziende abbiamo quindi proposto di rivedere la delibera sui tagli di novembre 2011, riducendone la percentuale dal 15% al 9%”
L’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino ha incontrato i rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico su gomma e degli enti soggetti di delega (Province e Comuni). Tema della riunione il piano regionale per ridurre l’incidenza delle riduzioni nei contributi per il trasporto pubblico.
“Abbiamo compiuto il massimo sforzo per garantire il diritto alla mobilità dei piemontesi, prevedendo nel bilancio 108 milioni in più per il trasporto pubblico su gomma – spiega – Ad istituzioni e aziende abbiamo quindi proposto di rivedere la delibera sui tagli di novembre 2011, riducendone la percentuale dal 15% al 9%.
Un’operazione notevole, se si considera il quadro generale: rispetto al 2010, infatti, sul ferro abbiamo subito una riduzione nei trasferimenti statali pari a 80 milioni di euro, mentre i fondi previsti dalla legge Bassanini sono stati ridotti di 450 milioni di euro. Azzerare i tagli è impossibile”.
Riduzioni ai tagli che si accompagnano alla richiesta ad aziende ed enti di ritirare i ricorsi al Tar. “Ci appelliamo ora al senso di responsabilità istituzionale di Comuni e Province per non far naufragare questo accordo – aggiunge Bonino – Dobbiamo considerare che ora si può avviare una programmazione sulla base di dati concreti, perché i fondi per il tpl sono già stati iscritti al bilancio pluriennale e che la Regione ha impostato un piano di rientro triennale del debito accumulato nel 2011, che assomma a 220 milioni di euro.
Non solo, ma garantiamo che eventuali contrazioni nei trasferimenti statali nel prossimo triennio ricadranno sul gestore del trasporto su ferro. In più, alle aziende che si sono aggiudicate le gare di tpl provinciali verrà affidato il servizio sostitutivo per quelle linee ferroviarie che temporaneamente non verranno più utilizzate”.