Fondi al trasporto pubblico locale

Venezia. Tpl: Chisso incontra i sindacati che giudicano “condivisibile” decisione Giunta

Venezia. Tpl: Chisso incontra i sindacati che giudicano “condivisibile” decisione Giunta

L’80 per cento dell’assegnazione è calcolato sulla spesa storica, il 20 per cento sulla base dei criteri diversi dalla spesa storica adottati alla fine dello scorso anno per assegnare i 13 milioni aggiuntivi previsti dall’assestamento di bilancio

Per i sindacati dei trasporti la decisione della Giunta veneta, che assegna una prima tranche di oltre 105 milioni di euro per finanziare il servizio pubblico locale, é “condivisibile”.

Il giudizio è stato espresso al termine dell’incontro svoltosi a Palazzo Balbi con l’assessore regionale Renato Chisso, che ha illustrato ai rappresentanti di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL Trasporti. FAISA CISAL e USB Trasporti i contenuti e l’articolazione del provvedimento adottato poco prima dalla Giunta.

“Considerate le esigenze di liquidità delle aziende – ha sottolineato Chisso – abbiamo impegnato non solo l’80 per cento, ma anche il restante 20 per cento delle risorse per i primi cinque mesi dell’anno corrente, salvo conguaglio successivo sulla base dei nuovi criteri di riparto che usciranno dalla revisione del livello dei servizi minimi e dei parametri standard, alla quale siamo impegnati anche dagli specifici ordini del giorno del Consiglio regionale”.

L’80 per cento dell’assegnazione è calcolato sulla spesa storica, il 20 per cento sulla base dei criteri diversi dalla spesa storica adottati alla fine dello scorso anno per assegnare i 13 milioni aggiuntivi previsti dall’assestamento di bilancio.

Per motivi burocratici, il provvedimento della Giunta si limita alle prime cinque mensilità, calcolando il finanziamento in dodicesimi sul totale dello stanziamento di bilancio “ma tra due settimane andrà in giunta la delibera per il mese di giugno – ha fatto presente l’assessore – e successivamente provvederemo analogamente di mese in mese”.

Con la delibera di ieri, in coerenza con le esigenze di mantenere l’equilibrio economico complessivo dei Contratti di Servizio pur a fronte di una diminuzione dei finanziamenti, è stato anche suggerito agli enti affidanti, in particolare a quelli i cui servizi operano nelle città d’arte o in località di particolare afflusso turistico, di applicare un incremento delle tariffe non agevolate riferite all’utenza non residente, ovvero basate sull’introduzione di tessere del tipo “Carta Venezia”, sino al valore massimo di 1 euro rispetto ai valori attualmente vigenti.

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