Dal ministro Passera, ai politici alle associazioni dei consumatori: non si sono fatte attendere le replice all'allarme lanciato dall'Ad di Fs Moretti

Milano. Allarme Moretti sul trasporto regionale: tante le risposte

Milano. Allarme Moretti sul trasporto regionale: tante le risposte

Le Regioni stanno provando a rilanciare il dialogo con il governo e il 6 giugno in Conferenza unificata hanno ribadito la necessità di avere un immediato riscontro alle loro richieste e la convocazione di un tavolo con il governo sul Patto per l’efficientamento e la razionalizzazione del tpl, previsto dall'Accordo Governo-Regioni-Comuni del 21 dicembre 2011

"Ci stiamo occupando più che abbastanza del trasporto pubblico locale" ha risposto per direttissima a Moretti il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera.
Le parole di Moretti scatenano anche le associazioni dei consumatori. Se l'a.d. di Ferrovie dello Stato si interessasse "un po' di meno dei Freccia rossa e un po' più dei treni dei penolari, troverebbe come finanziare il servizio universale senza bisogno di fare proclami e lanciare la minaccia di lasciare a casa i pendolari" denuncia il Codacons, secondo il quale simili avvertimenti sono "poco consoni per un amministratore, specie se amministra un bene pubblico".

L'allarme lanciato ieri da Mauro Moretti ha raccolto anche la voce di molti politici.

“Moretti ha ragione ma si accorge ora di quello che come Regioni stiamo denunciando almeno da due anni: senza risorse e senza certezza di risorse, il tpl in Italia rischia di fermarsi”. L’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini commenta così le allarmanti dichiarazioni sull'erogazione dei servizi regionali il prossimo anno.    

“Il governo – aggiunge Minervini – scantona le sue responsabilità eludendo ogni risposta persino sulle risorse disponibili per l'anno in corso. Mentre avvia un processo profondo di riforma del sistema con la creazione dell’Autority, tace sui fondi: forse significa che si chiamano i privati per tagliare i servizi pubblici?”.

La Puglia è stata negli ultimi anni regione capofila nel braccio di ferro con il governo sul taglio delle risorse sul capitolo del trasporto pubblico locale, ed è riuscita a chiudere il 2011 senza ricorrere all'aumento delle tariffe per i pendolari o a una pesante contrazione dei servizi.

“Per il 2012 – spiega Minervini – abbiamo spuntato per ora solo un fondo nazionale di 1,2 milioni che non sappiamo ancora con quali criteri e in quali proporzioni verrà trasferito alle regioni. Tuttavia sarebbe ancora insufficiente per pagare i contratti di servizio in corso con Trenitalia, mancando ancora circa 400 milioni. Per non parlare del prossimo anno in cui il servizio dovrebbe essere fiscalizzato, ovvero interamente autofinanziato dalle regioni nell’ambito del federalismo fiscale. Ma tutto tace”.

Le Regioni allora stanno provando a rilanciare il dialogo con il governo e il 6 giugno in sede di Conferenza unificata hanno ribadito la necessità di avere un immediato riscontro alle loro richieste e la convocazione di un tavolo con il governo sul tema del Patto per l’efficientamento e la razionalizzazione del tpl, previsto dall'Accordo Governo-Regioni-Comuni del 21 dicembre 2011.

“Sembra che Moretti provi un perverso piacere ad alimentare le preoccupazioni di centinaia di migliaia di viaggiatori e pendolari a cui già viene offerto un servizio inadeguato. E’ evidente comunque che Governo e Trenitalia si stanno rimpallando le responsabilità, e evitano di occuparsi concretamente del tema ferrovie preferendo dichiarazioni choc. Forse è venuto il momento di smetterla di parlare e cominciare ad agire” commenta l’assessore regionale ai trasporti della Liguria, Enrico Vesco

“Quello che dice Moretti è inattuabile – rimarca l’assessore Vesco –  sia per il numero di utenti interessati dal trasporto regionale, sia per l’importanza di alcuni collegamenti che attualmente sono insostituibili”.

Secondo l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria “Moretti farebbe bene a preoccuparsi meno dei Frecciarossa e investire maggiormente nel trasporto locale che è di gran lunga il più utilizzato dagli utenti”.

E Vesco si rivolge anche al Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera che a un convegno a Milano avrebbe liquidato l’allarme di Moretti sostenendo che il Governo si sta occupando “più che abbastanza del trasporto pubblico locale”.
“L’appello di Moretti – dice Vesco – trova fondamento nell’assoluta mancanza di risposte concrete da parte del Governo. Il servizio di trasporto pubblico è delegato alle Regioni dall’esecutivo che deve assicurare le risorse corrispondenti. Fino ad oggi invece il Governo si è occupato del trasporto solo a parole”.
“Non solo non  abbiamo avuto certezze  sulle risorse 2013 – conclude Vesco –  ma non ci hanno reso disponibili neppure quelle di quest’anno che sono comunque inferiori a quelle erogate nel 2010”.

“Il ‘grido d’allarme’ di Moretti ha un suo fondamento ed è un sostanziale invito alla Stato a intervenire in un settore che vive di finanza statale trasferita. Le Regioni stanno da tempo lavorando nella medesima direzione perché questo servizio è stato loro trasferito dallo Stato stesso, che è impegnato a trasferire anche le risorse, senza lesinarle”.
Così si esprime l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso.
“Se non abbiamo i soldi in bilancio perché non ci vengono trasferiti – aggiunge Chisso – la Regione non può sopperire con risorse proprie che di fatto non sono abbastanza significative, così come non ha autonomia fiscale perché gli introiti di tasse e imposte, anche quelle regionali o comunali nel nome, vanno a Roma”.

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