La Regione sollecita adozione di una norma nazionale

Napoli. Crisi trasporto: la Regione attende risposte da Roma

Napoli. Crisi trasporto: la Regione attende risposte da Roma

L'azione di risanamento, rilancio e sviluppo proposta dalla Regione, d'intesa con le parti sociali, si fonda su risorse esclusivamente regionali, ma é necessaria, si sottolinea, una norma nazionale per realizzarla. Operazione a totale carico della Regione per evitare il fallimento delle aziende e del blocco dei servizi

Trattative in corso per risolvere la delicata situazione del polo trasporti, decisamente a rischio fallimento in Campania.
A Roma, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha incontrato i giorni scorsi il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, il vice Ciaccia, il viceministro
dell'Economia Grilli.
Costanti i contatti del presidente Caldoro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, per arrivare all'approvazione di un emendamento all'articolo 40 del decreto legge sulle misure urgenti per il riordino degli incentivi, la crescita e lo sviluppo sostenibile.

Caldoro, lo ricordiamo, il 4 giugno aveva inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Monti, chiedendo una risposta di carattere strutturale, simile a quella sperimentata con la sanità, per consentire l'espletamento del servizio e la realizzazione di un rigoroso piano di rientro con fondi regionali.

Nella lettera a Monti Caldoro sottolineava che "la Regione ha intrapreso un consistente programma di efficientamento e di riduzione degli oneri di esercizio, con un piano industriale organico utile a raggiungere, nel 2013, i costi standard nazionali al netto dell'indebitamento".

Per dare seguito al piano regionale è necessaria però una risposta di carattere strutturale, come chiede Caldoro nella lettera.

"Si tratta di una situazione di gravità e portata tali da non poter essere gestita ne' con mezzi ordinari ne' in termini di crisi aziendali di imprese, sia pure di grandi dimensioni, e che impone una risposta di carattere strutturale – scrive Caldoro -".

Per questo caldoro sollecita, in seguito all'avvenuta approvazione del piano di stabilizzazione finanziaria, l'adozione di una norma nazionale, indispensabile
per attuarlo, relativamente alla razionalizzazione e al riordino delle società a partecipazione regionale, a partire dal settore del trasporto pubblico.

Entrando nel merito la proposta della Regione mira alla razionalizzazione delle società partecipate della Regione, così come previsto dallo stesso Piano di stabilizzazione, la ricognizione della consistenza dei debiti e dei crediti delle società, al fine di elaborare un Piano di rientro da sottoporre all'approvazione del Ministero dell'Economia e della Finanze.

Verranno utilizzate, per il 2012, le risorse provenienti dal fondo per lo Sviluppo e la Coesione, assegnate alla Campania con la delibera Cipe del marzo 2009, mentre, per il 2013, saranno individuate altre fonti.

L'azione di risanamento, rilancio e sviluppo proposta dalla Regione, d'intesa con le parti sociali, si fonda esclusivamente su risorse regionali, ma é necessaria, si sottolinea, una norma nazionale per realizzarla.

Un'operazione, dunque, a totale carico della Regione per evitare il fallimento delle aziende e del blocco dei servizi, ma che per partire ha bisogno di una disposizione nazionale.

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