Tra gli obiettivi costruire una mappa delle esperienze più significative nei sistemi di distribuzione urbana, fissare le linee di indirizzo per l’accessibilità delle merci in città, definire standard tecnologici che consentano la condivisione tra enti delle soluzioni, individuare le modifiche normative necessarie per realizzare il monitoraggio con (ITS)
E' stato firmato ieri a Torino dal sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta e dall'assessore comunale alla Claudio Lubatti l'accordo sulla distribuzione urbana delle merci. Il protocollo d'intesa, a cui dopo Torino aderiranno anche le città di Milano e Napoli, rappresenta il primo passo verso una piattaforma condivisa di studio e sviluppo delle esperienze piu' significative in materia di distribuzione urbana delle merci.
L'accordo è stato siglato nell’ambito di “ITN & Telemobility Forum” dal sottosegretario Guido Improta e dagli assessori Claudio Lubatti, Pierfrancesco Maran ed Anna Donati.
"Oggi in Italia il 65% delle merci é trasportata su gomma, l'80% di queste é prodotta nelle aree metropolitane – ha sottolineato il sottosegretario Improta – nasce da questa osservazione la necessità di gestire meglio la distribuzione urbana per le ricadute in termini di efficienza e di qualità della vita dei cittadini. Questa strategia integrata permetterà di tradurre in norme condivise le esperienze e le indicazioni delle grandi città".
"La quotidianità ha portato alla luce la necessità di regole chiare e condivise per risolvere questo problema – ha aggiunto Lubatti – da qui l'esigenza e l'importanza di una regia nazionale per la mobilita' e la logistica delle merci. Torino – ha concluso – si sta attrezzando per arrivare ad una distribuzione organizzata e pulita mediante l'utilizzo di mezzi elettrici nell'ultimo miglio".
Presente alla firma anche Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta nazionale dell'autotrasporto e della logistica per il quale con l'intesa "Si vuole dare una risposta al problema dell'inefficienza che riguarda un quarto della logistica del nostro Paese e cioe' i costi della congestione del traffico nelle aree urbane che valgono circa 10 miliardi di euro".
L’accordo tiene conto del Piano Nazionale della Logistica e della direttiva del Ministro Passera alla Consulta Generale per l’autotrasporto e per la logistica, che individuano in azioni e politiche coordinate di “city logistics” un fattore di rilancio, e di come il settore della distribuzione urbana delle merci sia per fatturato e numero di addetti un mercato che ha bisogno di regolamentazioni: di qui la definizione di obiettivi e linee di indirizzo partendo dalle esperienze delle tre città, “case history” da proporre alle altre aree metropolitane.
Per favorire un cambiamento di approccio e comportamenti ed andare verso una gestione efficiente di un sistema logistico di “primo ed ultimo miglio” gli atti di indirizzo concordati tra i tre comuni ed il Ministero prevedono il coinvolgimento delle categorie interessate, l’impiego di strumenti innovativi, l’adozione di obiettivi misurabili nel campo della distribuzione delle merci in termini di efficienza, risparmio energetico e riduzione dei gas serra e della congestione del traffico, l’adesione incentivata dei trasportatori con criteri di accreditamento per i veicoli e le piattaforme e la “fertilizzazione tecnologica”.
Tra gli obiettivi costruire una mappa delle esperienze più significative nei sistemi di distribuzione urbana, fissare le linee di indirizzo per l’accessibilità delle merci in città, definire standard tecnologici che consentano la condivisione tra enti delle soluzioni, individuare le modifiche normative necessarie per realizzare il monitoraggio con sistemi di trasporto intelligenti (ITS) e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente sulla materia. Da parte del Ministero, che manterrà il coordinamento di un gruppo costituito da 3 suoi rappresentanti e da altrettanti delle tre città che ha il compito di elaborare entro 2 mesi un piano operativo, l’impegno a attivare tutti i canali per individuare di finanziamenti per il rinnovo del parco mezzi.