Cento aziende private del tpl occupano duemila dipendenti

Palermo. Tpl: in Sicilia aziende in stato di agitazione, martedì sit-in a Palermo

Palermo. Tpl: in Sicilia aziende in stato di agitazione, martedì sit-in a Palermo

Le aziende chiedono il rispetto degli obblighi legati ai contratti di affidamento stipulati con la Regione e il pagamento dei corrispettivi contrattuali già maturati, fermi ad oggi al mese di maggio. La denuncia é dell'Anav Sicilia, della Cesap e della Fittel

Stato di agitazione permanente per le aziende private di trasporto pubblico locale in Sicilia a causa della "grave crisi che investe il settore". Una manifestazione di protesta e' stata organizzata per martedì prossimo a partire dalle 10 a piazza Indipendenza a Palermo. A darne notizia sono l'Anav Sicilia, la Cesap e la Fittel Sicilia, che hanno inviato una lettera al presidente della Regione siciliana, sottolineando come le aziende private che si occupano del trasporto pubblico locale, che sono oltre 100 ed occupano circa 2.000 dipendenti, sono "schiacciate dai tagli arbitrariamente operati agli stanziamenti annuali destinati al settore". Si tratta di una decurtazione annua di 45 milioni di euro circa.

"Questi tagli – proseguono – metteranno senz'altro in ginocchio tutte le aziende private di trasporto pubblico, che hanno fatto legittimo affidamento sul l'osservanza degli obblighi contrattualmente assunti dalla Regione innanzi agli istituti di credito e ai fornitori, ordinando materiale e comprando di 'tasca propria' i pullman da pagare a rate. A tutto cio' si aggiunga che le aziende sono comunque costrette a pagare tasse e tributi senza alcuna esenzione, magari postergando il pagamento dei dipendenti, che purtroppo in molti casi non percepiscono lo stipendio da oltre tre mensilita'".

"Una parte significativa dell'imprenditoria siciliana – si legge ancora nella lettera – e' soffocata dalle scelte miopi e sconsiderate della Regione e viene spinta sul baratro del fallimento da illegittimi inadempimenti agli impegni contrattuali già assunti, che la P.A. cerca di 'contrabbandare' come fossero invece tagli imposti dai vincoli di bilancio. In realtà ad oggi le aziende private hanno ricevuto appena il 30% di quanto sarebbe loro spettato secondo le previsioni contrattuali".

"Per il tempo già trascorso, la Regione Sicilia non potrà pretendere di sottrarsi al vincolo dei contratti di servizio già sottoscritti – dicono ancora Anav, Cesap e Fittel -. Per il futuro, per ridurre i costi di esercizio in misura tale da compensare i tagli programmati del 20% sul bilancio regionale, sarà improcrastinabile dapprima il licenziamento di una quota significativa di dipendenti (quantificata fra le 400 e le 600 unità lavorative) e poi la soppressione di parecchie corse, a partire da quelle scolastiche".

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