Una pedalata in avanti rispetto all'accessibilità del traffico cittadino per i ciclisti è stata la sperimantazione "ciclisti in metrò": ora si pensa all'allargamento ai tram
MILANO – Con l'entrata in vigore dell'Area C a Milano c'è stata una crescita di "cittadini a dueruote". Insieme all'aumento di chi sceglie il trasporto a pedali in città, si fanno sentire più forte le "rivendicazioni" di una categoria storicamente poco considerata in Italia. Nel periodo di sperimentazione delle "bici in metrò" la "convivenza con gli altri passeggeri" ha superato il test dimostrandosi sostenibile e comoda. Superato quindi il "tabù" delle due ruote sul metrò: «La sperimentazione del "trasporto-bici" sulle linee 2 e 3 della metropolitana riprenderà il 7 gennaio, dopo la pausa festiva concordata con le associazioni – fa sapere l'Atm -. E dalla primavera estenderemo il servizio sulla M1 e su alcuni tram». Il progetto è partito il 25 ottobre, la dirigenza dell'Atm ha aperto una «finestra-bici» nella fascia oraria centrale di servizio della «verde» e della «gialla»: accesso libero in metrò dalle 10.30 alle 16 (oltre che dall'alba alle 7 e dopo le 8 di sera). E' questa la "rivoluzione a pedali" portata avanti da diverse associazioni di "ciclisti urbani", che dilagano a Milano e da anni reclamano più spazio e diritti. La strada scelta dall'amministrazione in accordo con l'Atm è stata quella di incentivare gli spostamenti ecologici e favorire i percorsi misti (su e giù dal sellino con una corsa di passaggio sul mezzo pubblico) e non sono sorte lamentele o controindicazioni, ma anzi, segni di apprezzamento di una città che vuole "tornare a respirare" libera dai tassi di smog a cui si è abituata negli anni. La M1 sarà aggiunta alla sperimentazione del «trasporto-bici» dopo la Pasqua del 2013, assieme ad alcuni tram (tra le ipotesi: il 4, il 15 e il 31). Soddisfatti anche i rappresentanti di "Ciclobby" e "Salvaiciclisti", promotori fin da subito dell'iniziativa. Questo il commento di Eugenio Galli, della Fiab-Ciclolobby, a margine dell'incontro di "verifica" con la dirigenza Atm: «Abbiamo ricevuto segnali concreti e incoraggianti, dalla nuova dirigenza, dopo troppi anni in cui è stato difficile anche solo abbozzare un confronto – commenta Eugenio Galli -. È interesse di tutti che il servizio possa crescere e migliorare, ma serve la collaborazione e il buon senso da parte di tutti. Del personale Atm, certo, ma anche degli utenti». Tra i «segnali positivi», conclude Galli, ci sono anche le rastrelliere alle stazioni del metrò. Gli ultimi dieci stalli per le bici sono stati posizionati nel parcheggio d'interscambio di San Leonardo, sulla linea «rossa».