Giornata storica per i ciclisti europei

La rete di ciclovie EuroVelo è dentro le infrastrutture TEN-T

La rete di ciclovie EuroVelo è dentro le infrastrutture TEN-T

Ha votato a favore la Commissione Trasporti del Parlamento europeo Giornata storica per i ciclisti europei

BRUXELLES – Per la prima volta nella storia del Parlamento europeo, i componenti della Commissione europarlamentare Trasporti e Turismo hanno votato a favore dell'inclusione della ciclabilità e della rete di percorsi ciclabili di lunga percorrenza EuroVelo nella rete TEN-T, aprendo di fatto la porta a miliardi di euro di finanziamenti per investimenti nelle infrastrutture ciclabili.   La decisione arriva dopo quasi un anno di intensa campagna promossa dall'European Cyclists' Federation e sostenuta in Italia dalla FIAB che si è adoperata scrivendo agli europarlamentari italiani e invitando istituzioni, organismi non governativi, singoli cittadini a bombardare con email i componenti la Commissione Trasporti del Parlamento europeo affinchè prestassero la necessaria attenzione al tema.    "Non sono stati approvati gli emendamenti così come proposti dal tedesco Cramer – precisa Bernhard Ensink, segretario generale di ECF – ma il regolamento europeo sulle reti TEN T ha previsto specificatamente l'inclusione nelle opere di ingegneria civile, tra cui ponti o gallerie, di infrastrutture per la mobilità ciclistica di lunga percorrenza come i percorsi EuroVelo. Ciò vuol  dire poter accedere a decine di miliardi di euro di finanziamento dedicate alle infrastrutture".    Anche il presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia, insieme ai vertici di ECF, esulta: "Si tratta di un risultato grandioso, storico, inaspettato fino solo a qualche giorno fa quando tutti davano per scontata la bocciatura di EuroVelo, il cui progetto di rete transnazionale di percorsi ciclabili, pur apprezzato in linea di massima, non era considerato un progetto strategico e di qualità con valenza trasportistica".    "Ma – sottolinea Dalla Venezia -pur aprendosi nuovi scenari a favore delle reti ciclabili, di fatto fino ad oggi esclusi dai documenti strategici comunitari, sia in Italia che in Europa abbiamo ancora tanto da fare affinchè le infrastrutture leggere per la mobilità ciclistica necessarie a  costruire le reti di ciclovie siano inserite con apposite misure specifiche nella programmazione europea, nazionale e regionale".   Nei giorni scorsi aveva accolto l'appello della FIAB anche il Presidente dell'ANCI Graziano Delrio,con una lettera in cui sottolineava che la rete ciclabile EuroVelo, che collega un capo all'altro dell'Europa attraversando città e centri urbani, rappresenta l'ossatura di reti ciclabili locali e regionali ed è un'infrastruttura essenziale per la mobilità sostenibile.   EuroVelo transita in Italia attraverso tre grandi ciclovie per uno sviluppo di 6.600 Km, vale a dire: Via Romea-Francigena (Canterbury-Londra-Roma-Brindisi), the Sun Route (Capo Nord – Malta, passando per 11 Regioni italiane), the Mediterranean Route (Cadice/Gibilterra -Atene-Cipro, che interessa 6 Regioni italiane).    ''Il riconoscimento di EuroVelo come rete di trasporto transeuropea finalizzata a promuovere forme di mobilita' sostenibile come quella ciclopedonale, combattere i cambiamenti climatici, promuovere l'efficienza energetica nel settore dei trasporti, consentire una mobilita' senza ostacoli per tutti gli utenti, favorire la cooperazione tra Stati – aveva scritto Delrio – e' assolutamente in linea con le strategie comunitarie e potra' consentire il completamento della rete ciclabile grazie all'accesso a specifici Fondi europei destinati alla rete TEN-T''.     Tra le altre adesioni a favore di EuroVelo anche quella della Regione Liguria, che aveva chiesto l'inclusione di EuroVelo nella rete di trasporto strategica transeuropea TEN T su iniziativa del consigliere regionale PD della Liguria Sergio Scibilia.

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