Speciale Elezioni 2013

Tpl, le idee della politica – La sinistra di Rivoluzione Civile

Tpl, le idee della politica – La sinistra di Rivoluzione Civile

Quale attenzione al trasporto pubblico locale riservano i programmi delle coalizioni impegnate in campagna elettorale? Quale ruolo ha il tpl nelle idee di Bersani, Berlusconi, Monti, Ingroia, Grillo e Giannino?Quale attenzione al trasporto pubblico locale riservano i programmi delle coalizioni impegnate in campagna elettorale? Quale ruolo ha il tpl nelle idee di Bersani, Berlusconi, Monti, Ingroia, Grillo e Giannino?

Il movimento Rivoluzione Civile, che candida a Premier Antonio Ingroia, si limita ad accennare nel suo programma un'impegno "per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog".   Tra le iniziative della campagna elettorale si segnala il "viaggio con i pendolari" effettuato la mattina del 13 febbraio da Antonio Ingroia.   A Roma, nel tratto da Saxa-Rubra a Flaminio il leader di Rivoluzione Civile ha "ascoltato il racconto del viaggio quotidiano dei pendolari, tra perenni ritardi e corse spesso cancellate."   Ingroia a margine dell'iniziativa ha dichiarato che Rivoluzione Civile vuole invertire rotta, "investendo di più nei servizi utili per i lavoratori, gli studenti e le famiglie".       
  Sandro Ruotolo, 57 anni, giornalista candidato alla presidenza della Regione Lazio per la lista Rivoluzione Civile dichiara a Metro rispetto al trasporto pubblico locale che: "Occorre una netta inversione di tendenza sui finanziamenti, che sino ad ora sono stati costantemente tagliati al trasporto pubblico locale. C’è stata una scelta politica precisa: quella di rendere ingestibile il mezzo pubblico per favorire quello privato.   Sino ad oggi mobilità e trasporto pubblico sono state governate spesso da persone incompetenti, che hanno alimentato sprechi e corruzione. La politica deve fare un passo indietro dalle aziende, bisogna dare vita ad un’Azienda regionale unica dei trasporti e potenziare con decisione quello collettivo su ferro."   L'Italia dei Valori non ha presentato un suo programma per le elezioni 2013, sul sito c'è una sezione dedicata a macrotemi tra i quali non figurano i trasporti. Agli indirizzi e-mail di contatto presenti sul sito non risponde nessuno.
 
Anche la Federazione dei Verdi sul sito ufficiale non prevede un programma o incaricati di settore. Anche in questo caso nessuna risposta scrivendo agli indirizzi mail presenti sul sito.

Rifondazione Comunista affronta il tema del trasporto nel seguente passaggio del suo programma:
 
E’ prioritario sviluppare un Piano trasportistico che favorisca il trasferimento dall’uso quotidiano delle auto e degli autotreni a mezzi alternativi e collettivi  (ferroviari, fluviali, marittimi) e che configuri un Sistema Integrato della Mobilità (terra, acqua, aria).   Per poi concentrarsi sul trasporto pubblico su ferro:  
In particolare, c’è bisogno di un trasporto ferroviario locale efficiente, con nuovi treni e nuovi chilometri di reti metropolitane e tranviarie, su cui investire le risorse previste per la Tav Torino-Lione e per il 3° valico.

In Italia, circa il 90% degli utenti dei servizi ferroviari viaggiano su tratte brevi o brevissime. Costretti a viaggiare su treni sporchi, privi di manutenzione, quasi sempre in ritardo o soppressi.

In un contesto dove già oltre il 70% delle risorse economiche pubbliche è destinato a strade e autostrade, le Ferrovie impiegano il 95% delle proprie risorse per l’Alta Velocità, un servizio rivolto al solo 5 % dei passeggeri.

Il pendolarismo è otto volte superiore a quello che ogni giorno si sposta sui treni a percorrenza nazionale (un milione e seicentomila contro 200 mila circa). Un servizio migliorato può togliere una quota rilevantissima di spostamenti che oggi avvengono in automobile.

Invece, ogni giorno: ritardi, corse soppresse senza avviso, guasti, sovraffollamento, degrado del materiale rotabile e sporcizia sono diventati la triste normalità dei treni locali. Molte linee sono ancora a binario unico, determinando velocità e cadenze dei treni regionali estremamente basse.

I trasporti in Italia hanno subito gravi peggioramenti negli ultimi 20 anni. Questo è avvenuto perché decine di miliardi di euro sono stati dirottati sulle linee TAV. Si sono caricati 44 miliardi di euro di debito a carico dello Stato per realizzare le linee che ora verranno messe a disposizione dei nuovi treni di Montezemolo e altre società private.

L’Italia ha bisogno di un trasporto ferroviario locale efficiente, con nuovi treni per garantire a tutti i cittadini il diritto ad una mobilità libera e sostenibile. Occorrono nuovi chilometri di reti metropolitane e tranviarie, servono mezzi di trasporto pubblici con energia pulita e servizi innovativi per la mobilità sostenibile. Occorrono stazioni ravvicinate in aree urbane, con parcheggi di interscambio (auto, motorini e bici), facilmente accessibili per i portatori di handicap.

I soldi ci sono, è sufficiente utilizzare i 30 miliardi di euro previsti per la TAV Torino-Lione e il 3° Valico. Evitando così un grave danno alla Val di Susa e alla Valle Scrivia, potenziando il sistema ferroviario.

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