E' il concordato l'ultima possibilità di salvarsi per Cstp, azienda di trasporto pubblico di Salerno partecipata da comune (31%), provincia (26%) e altri venti enti locali del Salernitano

Cstp Salerno in tribunale

Cstp Salerno in tribunale

Il Presidente Mario Santocchio ed i componenti tutti del Collegio di Liquidazione della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., società in liquidazione, hanno incontrato il Commissario giudiziale Tommaso Nigro, incaricato dal Tribunale di Salerno – Sezione Fallimentare – di coordinare le fasi della procedura del concordato preventivo cui la Società è stata ammessa con continuità aziendale con decreto del 15 aprile scorso

Salerno – Una settimana fa il Tribunale fallimentare del capoluogo campano ha ammesso  alla procedura concordataria dopo che da ottobre fino ad ora aveva rispedito indietro la richiesta chiedendo integrazioni al collegio dei liquidatori guidato da Mario Santocchio, già presidente del Cstp.   Martedì scorso, nella sala riunioni della sede sociale, in piazza Matteo Luciani, il Presidente Mario Santocchio ed i componenti tutti del Collegio di Liquidazione della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., società in liquidazione, hanno incontrato il Commissario giudiziale Tommaso Nigro, incaricato dal Tribunale di Salerno – Sezione Fallimentare – di coordinare le fasi della procedura del concordato preventivo cui la Società è stata ammessa con continuità aziendale con decreto del 15 aprile scorso.    “Si è trattato di un primo proficuo confronto – ha commentato il Presidente del Collegio dei Liquidatori Santocchio – tra i vertici del CdL ed il nuovo Commissario giudiziale sulle problematiche aziendali. Un incontro che risultava necessario per pianificare il lavoro che sarà messo in campo per espletare tutti gli adempimenti della procedura del concordato preventivo, nel pieno rispetto del piano approvato dal Tribunale di Salerno. Al dott. Tommaso Nigro, neo Commissario giudiziale, esperto professionista del settore, abbiamo garantito la massima collaborazione nella consapevolezza di puntare tutti verso lo stesso obiettivo, la salvezza della Società ed il suo rilancio”.   La situazione dei conti disastrosa per l'azienda campana si è determinata soprattutto a seguito dei tagli ai fondi pubblici per il settore: al momento i debiti ammontano a 40 milioni, verso una platea di creditori che annovera fornitori, istituti di credito, enti locali, istituti previdenziali e professionisti.   Ma in prima fila, tra i creditori, ci sono comunque i 573 dipendenti che da quando si è acuita la crisi dell'azienda incassano lo stipendio con un mese e mezzo di ritardo. Il solo debito nei confronti degli addetti, tra premi di risultato e ticket non goduti, ammonta a sette milioni.   Lavoratori che stanno dando più di un contributo concreto al salvataggio del proprio posto di lavoro: a gennaio scorso, attraverso un referendum, si sono ridotti del 7% le buste paga.   Inoltre è in corso un piano di cassa integrazione a rotazione per 50 unità. Il commissario giudiziale incaricato dal Tribunale di Salerno di seguire la procedura concordataria è Tommaso Nigro: due giorni fa ha incontrato per la prima volta il collegio dei liquidatori, passando in rassegna i libri contabili.   C'è tempo intanto per l'adunanza dei creditori, fissata per il 30 settembre. Una cosa è chiara: il Cstp dovrà chiudere in attivo il bilancio 2012, per presentare il quale ha ottenuto una proroga al 30 giugno. Gli esercizi delle due annualità precedenti hanno riportato perdite importanti e un terzo rosso consecutivo aprirebbe una spirale pericolosissima.   I problemi per il Cstp non finiscono comunque qui: sempre una manciata di giorni fa la Procura di Salerno ha avviato un'inchiesta contro ignoti ipotizzando il reato di truffa sulle spese per i lavori di manutezione effettuati sul parco autobus di 300 mezzi.

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