Il bilancio Risorse in calo, ma Milano ha realizzato due prolungamenti del metrò e aperto la M5

Maran: “Premiare chi innova di più”

Maran: “Premiare chi innova di più”

Il Comune di Milano al Governo: più fondi per Atm. L'assessore Maran: stop ai contributi a pioggia, va premiato chi ha innovato di più

Milano – L'azienda Atm è solida, i conti in attivo; una «manovra aggressiva di tagli e sacrifici» ha garantito le corse e puntellato il bilancio; il board, i manager e i tranvieri hanno fatto la loro parte; è stata dura e non è finita.   Ora, però, per l'assessore Pierfrancesco Maran tocca al governo: «Il prossimo biennio sarà difficilissimo per la gestione del trasporto pubblico, ci aspettiamo maggiore attenzione da Roma. Va rivisto il sistema dei finanziamenti a pioggia e bisogna concentrare i contributi sui territori che hanno saputo innovare di più, sopportando la crisi».   A corredo dell'analisi ci sono i numeri: i trasferimenti pubblici sono scesi da 300 a 290 milioni negli ultimi due anni, nonostante Milano abbia realizzato due prolungamenti del metrò (Assago e Comasina), aperto mezza linea 5 e sostenuto i progetti con spese extra per 70 milioni di euro. Maran rilegge le cifre, misura le parole.   Dice: «Non ci aspettiamo dallo Stato la copertura totale degli investimenti, ma "zero euro" sarebbe una risposta inaccettabile». Un'ora abbondante nella sala riunioni di Foro Buonaparte, l'assemblea dei soci Atm ha approvato ieri il bilancio 2012 e abbozzato il lavoro futuro.   Partendo dalla relazione di gestione firmata dal presidente Bruno Rota: «Ci aspetta un 2013 di grande impegno, stretti tra la necessità di realizzare ingenti investimenti e la crescente difficoltà a mantenere un sempre più difficile equilibrio tra ricavi e costi».   Il Comune-azionista unico era rappresentato dall'assessore Maran: «In uno scenario di difficoltà complessiva – sottolinea – Atm ribadisce solidità…». Nei commenti ricorre la parola nonostante. La crisi è feroce, le risorse scarse: eppure, nonostante tutto, Atm regge e chiude l'anno in utile per 4,4 milioni. Sopporta, ad esempio, il «fortissimo aumento» della bolletta di elettricità e gasolio: una stangata da oltre 81 milioni.   Rimarca Rota: «È un risultato positivo nel panorama desolante delle imprese italiane» che affogano nei debiti (leggi: l'Atac di Roma). Il contributo annuale di Palazzo Marino, salito per contratto da 622,5 a 653,7 milioni, consente sì una leggera crescita dei ricavi, ma non pareggia neppure l'inflazione: l'azienda resta in regime di dieta ferrea. A breve, per altro, i tagli non basteranno più. Bisognerà intaccare le riserve: «Le disponibilità liquide e titoli ammontano alla fine del 2012 a circa 269 milioni di euro – spiegano da Foro Buonaparte -.   Un patrimonio che, a partire dai prossimi mesi, dovrà essere utilizzato per sostenere l'importante programma di investimenti che il gruppo Atm è chiamato comunque a realizzare». L'impegno più gravoso è il mutuo trentennale da 220 milioni sottoscritto per l'acquisto di 30 treni del metrò, 20 per la linea rossa e 10 per la verde: «Atm si è accollata l'intero importo della fornitura», Palazzo Marino si è limitato alle garanzie.   È in questo delicatissimo quadro economico che la giunta Pisapia sta verificando con l'azienda margini economici e ipotesi tecniche per ottenere ulteriori risparmi: una quota del «buco» di bilancio comunale, almeno 40-45 milioni di euro sui 437 milioni complessivi, dovrebbe emergere dalla spending review su servizi, domeniche a piedi, parcheggi, Area C e abbonamenti ai mezzi pubblici.   A complicare ulteriormente la stagione Atm, oggi riparte la mobilitazione unitaria dei sindacati. Il presidio in prefettura, alle 10, è il prologo alla manifestazione programmata il 13 maggio. Il contratto nazionale è scaduto dal 2007. Nel 2012 l'Atm ha coperto i ritocchi agli stipendi con risorse interne.

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