Il modello elaborato da La Sapienza

ANAV: efficienza nel trasporto pubblico locale e costi standard

ANAV: efficienza nel trasporto pubblico locale e costi standard

L’istituzione del nuovo fondo unico per il finanziamento del TPL e il ritorno ad un sistema centralizzato di finanziamento del settore non risolve il problema dell’inadeguatezza delle risorse disponibili per la spesa corrente e per gli investimenti, non affronta il tema dei flussi finanziari necessari per le Regioni a statuto speciale ed ha addirittura acuito nei primi mesi del 2013 il problema dei ritardati pagamenti dei corrispettivi alle imprese da parte della PA.

Il percorso di riprogrammazione dei servizi tracciato dal DPCM chiamato a definire i criteri di ripartizione del Fondo ed i criteri di efficienza stessi individuati appaiono di incerta attuabilità e di dubbia efficacia.   Nel perdurante contesto di crisi economica l’efficientamento della spesa destinata al settore, l’allocazione ottimale delle scarse risorse disponibili, la rimozione degli sprechi e delle distorsioni concorrenziali mutano da opportunità di sviluppo a esigenze obbligate per garantire la sostenibilità economica di adeguati livelli di servizio.   In questo quadro si inserisce  la metodologia dei costi standard che consentono l’oggettiva individuazione delle compensazioni economiche da garantire alle imprese, a fronte degli obblighi di servizio assolti, e dei corrispettivi da porre a base d’asta nelle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di TPL automobilistico.   L’ANAV ha commissionato al Dipartimento di Ingegneria Gestionale dell’Università La Sapienza uno studio che vuol esser un contributo scientifico ed autorevole per le istituzioni e gli stakeholders del settore nel percorso di determinazione dei costi standard di settore e di riallocazione efficiente delle risorse.   “Finora si è lavorato con modelli ingegneristici che producono numeri non compatibili con i vincoli finanziari”, ha spiegato il professor Giuseppe Catalano, presentando il modello.   “Inoltre – ha aggiunto Catalano – i modelli ingegneristici sono legati a scelte troppo spesso discrezionali. Il modello che proponiamo invece, è più ibrido e parte da un esame dei dati reali”.   Secondo la stima del gruppo di ricerca della Sapienza il costo standard del trasporto pubblico locale su autobus nel 2011 è stato di 3,29 euro a chilometro nei tratti extraurbani e di 4,25 euro a chilometro nei tratti urbani.   Tra le voci di costo più importanti, il personale di guida pesa per il 36,3 per cento sui trasporti extraurbani e per il 42,9 per cento su quelli urbani, mentre carburanti, lubrificanti, pneumatici e materiali vari per il 18,7 per cento su quelli extraurbani e per il 16,4 per cento su quelli urbani.

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