Lupi: “Ripensare il TPL anche mutando distribuzione risorse”

Lupi: “Ripensare il TPL anche mutando distribuzione risorse”

“Per quanto riguarda l’autorità terza dei trasporti, entro fine luglio il Governo intende presentare al Parlamento, per le sue competenze, la terna di costituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti”. Lo ha ribadito oggi a Montecitorio il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi rispondendo in aula ad un’interrogazione di cui è primo firmatario l’onorevole Tullo (PD).

Entrando nel merito dei quesiti sollevati dagli interroganti, Lupi ha poi dichiarato che “bisogna avere il coraggio di ripensare al trasporto pubblico locale, di ripensarlo insieme, anche in una distribuzione delle risorse che non sia tradizionale, con un coraggio di affrontare insieme alle regioni il tema per esempio di un passaggio dai costi storici a dei costi standard che possano essere efficienti e con la caratteristica di definire e di distinguere la peculiarità del trasporto pubblico locale a seconda delle regioni in cui viene effettuato”.   “Con la consapevolezza dell’urgenza del problema e della necessità di un’azione interistituzionale coordinata e convergente – ha aggiunto Lupi – è stato immediatamente attivato un tavolo di consultazioni tra le regioni e il MIT, riunitosi lo scorso 27 giugno, che entro la fine di luglio dovrà pervenire alla definizione di una serie di iniziative concordate sia di breve che di medio termine.   Quanto agli aspetti finanziari, devo ricordare che l’articolo 1 comma 301 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, ha previsto, a decorrere dal 2013, l’istituzione di un fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, con il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario.   Lo stanziamento di tale fondo per l’anno 2013 ammonta a 4 miliardi 929 milioni di euro, corrispondenti a circa il 75 per cento delle risorse pubbliche di parte corrente destinate al settore.   La norma in argomento ha comunque anche lo scopo di incentivare le regioni a riprogrammare i servizi secondo criteri oggettivi ed uniformi a livello nazionale di efficientamento e razionalizzazione. Tali criteri sono stati definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri l’11 marzo 2013.   Dalla data di pubblicazione di tale decreto le regioni hanno centoventi giorni per procedere alla corretta riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale ferroviario regionale e ulteriori sessanta giorni per rendere operativa la riprogrammazione in parola.   Nelle more dell’attuazione delle procedure descritte, è stato comunque previsto un riparto alle regioni dell’acconto pari al 60 per cento del predetto fondo. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti accompagnerà questo percorso e verificherà gli effetti prodotti dalla corretta riprogrammazione, avvalendosi anche dell’osservatorio sulle politiche del trasporto pubblico locale”.

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