Napoli: al via progetto di fusione delle società TPL

Napolipark assorbe Anm e Metronapoli

Napolipark assorbe Anm e Metronapoli

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha comunicato che per le aziende del trasporto pubblico locale della sua città si apre una profonda fase di riforma e se il Consiglio comunale approverà la delibera di Giunta che prevede il riordino delle partecipate del settore trasporti, entro il 2016 ai napoletani saranno offerti più servizi con una riduzione significativa di costi per l’amministrazione municipale i costi operativi sarebbero ridotti

Il progetto di fusione dovrebbe concludersi nel 2022.“La sfida sul trasporto pubblico ci fa sentire più forti ai tavoli con Regione e Governo – dice De Magistris – e vogliamo maggiore attenzione da parte di Regione e Comune anche in vista della nascita della Città metropolitana fissata per il 1 gennaio 2014”.   ”Per noi – ha detto ancora – il trasporto pubblico è molto importante e vi puntiamo molto. Con la fusione delle tre aziende ci sediamo al tavolo con il Governo con un progetto economico e industriale che è il più avanzato d’Italia”.   Con questo obiettivo il sindaco ha dato vita al primo atto della fusione per incorporazione, con cessione di ramo d’azienda, per le società in house Anm (attuale gestore dei servizi su gomma) e Metronapoli (cui fanno capo quelli su ferro).   La società unica di mobilità cittadina, nella delibera di Giunta, punta a una maggiore integrazione del ferro con la gomma, anche grazie alle aperture di nuove stazioni della metropolitana a partire da quella (prevista entro quest’anno) di quella fondamentale di piazza Garibaldi, e successivamente (nel prossimo anno) di quella di piazza Municipio, e nel 2015 al Duomo.   Il nome della nuova società – si avvuncia – sarà scelto con il contributo dei cittadini attraverso un concorso pubblico. L’azienda unica dei trasporti confluirà infine nella Napoliholding, che in futuro accoglierà al proprio interno tutte le partecipate. Le stime prevedono un utile netto nel 2015 di oltre 10 milioni di euro, partendo dal -20 milioni di fine 2013.   A partire dal 2014 dovrebbero partire gli investimenti per il rinnovo del parco mezzi e l’acquisto di 10 treni metropolitani.   Napolipark, altra partecipata, ha già acquisito il controllo azionario di Anm e Metronapoli primo step del processo integrale di rinnovamento e alla fine cederà tutto alla newco.   La consistenza attuale delle aziende è la seguente:  

  • Anm ora conta 2.375 addetti, di cui 1.539 operativi, con 864 mezzi per espletare il servizio per 296.103 passeggeri al giorno di media;

 

  • Metronapoli ha 521 addetti con 15 treni e 4 funicolari utilizzati in media da 156.300 passeggeri al giorno.

  La newco riorganizzera’ il servizio, si occupera’ dei veicoli, della logistica, del personale e dei sistemi informativi.   Come spiegato dall’assessore al Bilancio Salvatore Palma e dal delegato del sindaco al Trasporto pubblico Anna Donati, gli obiettivi della fusione sono: riorganizzazione integrata dei servizi ferro-gomma, riorganizzazione logistica, valorizzazione delle competenze dei lavoratori; servizi innovativi per l’utenza; investimenti per nuovo bus e treni per un complessivo ”rilancio del trasporto pubblico a Napoli”.   Il pareggio di bilancio della holding del trasporto – sostiene l’assessore – è previsto a partire dal 2015. Secondo i dati, nel 2015 si avrà un utile netto di poco superiore a 10milioni di euro e nel 2016 un utile netto di oltre 9 milioni.   Sul fronte della razionalizzazione la delibera fissa entro il 2013 la chiusura dei depositi di Posillipo-Fuorigrotta, del deposito bus di Garittone e dell’officina bus di Galileo Ferraris.   Per quanto riguarda il vertice della holding unica – come riferito da de Magistris – ”entro poco tempo si provvederà alla nomina”.

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