Camera: ok a mozione sul TPL

D’Angelis, presto Piano per uscire dalla crisi in 5 anni

D’Angelis, presto Piano per uscire dalla crisi in 5 anni

”Con un lungo dibattito sulla crisi del trasporto pubblico locale e una  mozione, per la prima volta votata all’unanimità e condivisa dal Governo, ieri sera la Camera dei Deputati ha posto al centro dell’attenzione una delle emergenze nazionali rimosse e sottovalutate da anni che impattano negativamente sulla vita dei cittadini delle città”.

Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, che ha la delega del Governo al trasporto pubblico locale, che ieri ha partecipato al dibattito alla Camera dei Deputati sul settore del TPL e oggi ha presieduto un vertice al Ministero infrastrutture e Trasporti con Regioni, Ministero Economia e Finanze e Ragioneria dello Stato. “L’urgenza di riformare il trasporto pubblico locale – si legge nella nota del sottosegretario – è evidente di fronte anche a crisi industriali aperte nelle storiche aziende nazionali produttrici di bus, tramvie e metropolitane come Irisbus di Flumeri, Breda Menarini Bus di Bologna e Breda di Pistoia e in una filiera di centinaia di piccole e medie imprese. Siamo l’unico Paese europeo che immatricola poco più di 1000 autobus l’anno, 5 volte meno di Francia, Germania o Inghilterra, con risorse pubbliche quasi azzerate. E’ un obbligo morale oltrechè politico intervenire e con il Ministro Lupi a breve presenteremo un robusto Piano di rilancio del settore che oggi impegna 127.000 lavoratori in 1150 aziende locali, la maggioranza delle quali sono al collasso e con indebitamenti record. Il Piano conterrà un pacchetto di riforme, anche nei modelli di governance e per favorire aggregazioni di imprese, che in 3-5 anni permetteranno l’uscita dalla crisi. Tra gli obiettivi immediati, non più rinviabili c’è la ripresa degli impegni finanziari dello Stato per 500 milioni l’anno per i prossimi dieci anni per il rinnovo del parco mezzi. Oggi siamo il paese europeo più in infrazione con appena il 15 per cento dei mezzi circolanti in regola, e con un invecchiamento medio per i 50.000 autobus italiani di 12 anni contro i 7 della zona Ue. Va stabilizzato il Fondo nazionale per il settore di 4.9 miliardi di euro, e l’azione di monitoraggio in corso indica la necessità di aggregazioni e sinergie di imprese da gestire con criteri industriali e non clientelari, con servizi di maggiore qualità e più orientati all’utenza e la definizione urgente dei costi standard di servizio”.

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