I movimenti dei ciclisti urbani lo chiedono da anni: le biciclette devono poter essere trasportate in metropolitana. Sempre

Roma, biciclette in metro e meno tasse per i condomini aperti alle due ruote

Roma, biciclette in metro e meno tasse per i condomini aperti alle due ruote

Presto in Giunta il nuovo piano del Campidoglio per la ciclabilità: previsto in bilancio un investimento da 30 milioni

Roma, a breve verrà avviato un periodo di sperimentazione per il trasporto delle due ruote ecologiche sulle metropolitane A e B in un orario molto più esteso di quello attuale. Verranno proposti sgravi fiscali per i condomini che riserveranno una parte dei loro spazi interni al parcheggio dei mezzi a pedali; mentre per le nuove costruzioni la zona di parcheggio interno sarà obbligatoria (sempre prevedendo vantaggi fiscali).   Sono due delle misure contenute nel Piano messo a punto dagli uffici dell’assessore capitolino ai Trasporti, Guido Improta, che dovrebbe essere presentato in tempi brevi al sindaco, Ignazio Marino. Ad oggi le biciclette sono ammesse soltanto nel primo vagone dei convogli delle metropolitane dalle 20 a fine servizio, e solo nei giorni di sabato e domenica (e giorni festivi) per tutta la durata del servizio.   Secondo quanto previsto nel nuovo piano, invece, gli orari per il trasporto delle due ruote ecologiche in metro saranno da inizio servizio alle 7,30, dalle 10 alle 16 e dalle 19 a fine servizio; Ovviamente, come è già oggi, le biciclette pieghevoli continueranno a poter entrare in metro, tram e autobus per l’intera durata del servizio.   Oltre a bici in metro e parcheggi condominiali, infatti, il piano prevede una serie di interventi che verranno messi a bilancio per i prossimi tre anni. Alcuni di questi risultano essere a costo zero e, i movimenti dei ciclisti, sperano che possano essere operativi da subito, una volta ottenuto l’ok dell’amministrazione comunale. I fondi a disposizione per le misure onerose ammonterebbero a circa 30 milioni, da destinare a parte degli interventi infrastrutturali previsti dal Piano quadro per la ciclabilità approvato il 24 aprile 2012 e finora mai finanziato.   Tra gli interventi più attesi, oltre alla realizzazione di corsie ciclabili in almeno 5 zone strategiche per la mobilità capitolina – ovvero nelle aree intorno alle università, all’Eur e lungo l’asse viario tra Auditorium, ponte della Musica e il quartiere Prati finora scollegati tra loro – vi è anche l’individuazione di 46 punti di interscambio nelle stazioni delle ferrovie metropolitane, con l’avvio di «ciclofficine» dotate di attrezzatura basilare per le riparazioni e un servizio di rimessaggio per chi intendesse lasciare la bicicletta in stazione e proseguire il suo spostamento solo con le metropolitane.   Inoltre, e questa è una misura a lungo chiesta dai movimenti di ciclisti urbani, potrebbe essere avviata la corsia ciclabile lungo via Labicana e viale Manzoni, in seguito alla chiusura della corsia nord dei due viali per l’installazione dei cordoli di marmo che sostituiranno i jersey in cemento armato utilizzati per la separazione delle due carreggiate destinate alle auto private dalla sede della preferenziale tramviaria.   La corsia era stata indicata come priorità dal Campidoglio nei giorni dell’avvio sperimentare della nuova viabilità lungo i Fori Imperiali: attende di essere concretizzata.   Per avviare la «rivoluzione ciclabile», il piano prevede infine una essenziale campagna di comunicazione sui benefici della ciclabilità per la mobilità quotidiana in città. formazione nelle scuole.   Si prevede di organizzare, negli istituti romani di ogni ordine e grado, progetti di formazione e provvedere all’installazione di rastrelliere e percorsi protetti intorno alle scuole.

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