Faisa: "Ogni giorno ce ne inventeremo una fino a martedì"

Amt Genova, lavoratori in corteo irrompono in Comune

Amt Genova, lavoratori in corteo irrompono in Comune

La protesta dei lavoratori: corteo improvvisato in centro, poi palazzo Tursi: “Amt ai privati? Sappiamo cosa vuol dire". Saliti al primo piano i lavoratori hanno “sfondato” il salone di Rappresentanza dove sindaco e vicesindaco illustravano il Puc. Doria è uscito dall’Aula e ha portato i lavoratori nel cortile di Tursi: 20 minuti di dialogo serrato, toni accesi e qualche insulto. “O rispetta gli accordi o se ne va a casa”, ha tuonato il segretario della Faisa Cisal Andrea Gatti. "Capisco anche chi non l’ha votato, ma ha un merito, ha consentito ad Amt, sull’orlo del baratro, di continuare a vivere”, ha detto il sindaco

Poco prima delle 15 di ieri, alcune decine di lavoratori dell’Amt, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo ligure, si sono mossi in corteo da piazza De Ferrari verso la vicina piazza Corvetto.   Come annunciato, dopo avere bloccato per qualche tempo la piazza stessa, si sono mossi in direzione di Palazzo Tursi: intorno alle 16, una cinquantina di loro ha fatto ingresso in Comune, dove si parlava delle società partecipate (come Amt, appunto): interrotta la presentazione del Puc.   Un corteo improvvisato nel centro di Genova. I lavoratori Amt, in presidio da ieri in piazza De Ferrari per sensibilizzare i genovesi sul “pericolo privatizzazione”, hanno alzato il tiro della protesta a meno di una settimana dalla discussione in consiglio comunale della delibera sulle partecipate.   Il sindaco Doria, che era nel salone di rappresentanza di Tursi, è stato “prelevato” da alcuni lavoratori e “accompagnato” in cortile perché parlasse con loro.   Qui alcuni momenti dell'irruzione ripresi da Genova24.it             “E’ la prima – spiega Andrea Gamba, Filt Cgil – di una serie di iniziative fino al 19 novembre. Sicuramente creeremo piccoli disagi alla città, ma sarà necessario per non creare grossi disagi quando il Comune delibererà la privatizzazione di Amt e delle altre partecipate.          Il privato è già venuto a Genova e sappiamo cosa vuol dire: ha tagliato i servizi, licenziato 300 lavoratori, aumentato il biglietto e impoverito la città. I francesi quando se ne sono andati si sono portati via 20 milioni di euro e in più sono state vendute l’officina Guglielmetti e lo stabilimento di Boccadasse”.    

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