Rimesse Amt bloccate (nelle foto di Bussalino per la Repubblica quella di Sampierdarena), striscioni ironici e pesanti insieme, traffico in difficoltà: così Genova nella mattinata, dopo la decisione dei lavoratori del trasporto di proclamare uno sciopero ad oltranza

Genova si blocca: bus in rimessa, lavoratori in corteo

Genova si blocca: bus in rimessa, lavoratori in corteo

Il prefetto di Genova, Giovanni Balsamo, ha precettato gli autisti di Amt, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico, che da questa mattina alle 4 sono in sciopero contro l’ipotesi di parziale privatizzazione della società che vuol avviare il Comune per salvarla dal fallimento. Oggi in Consiglio comunale è previsto il voto della delibera che comprende anche altre “partecipate”

Gli autisti di Amt stanno attuando uno sciopero selvaggio, senza rispetto delle fasce di garanzia, i bus sono bloccati nelle rimesse e nonostante la precettazione, «nessun mezzo sta circolando» fa sapere l’azienda.   Lo sciopero selvaggio è stato deciso dai lavoratori ieri notte, durante una assemblea. Alle fermate dei bus compare la scritta «causa astensione non preannunciata servizio non erogato». In piazza della Nunziata, però, c’è una trappola: la palina è rotta e non annuncia lo sciopero e diverse persone aspettano alla fermata, invano. Un nostro cronista ha cercato di spiegare a un’anziana dello sciopero in corso: niente da fare, la donna non ci ha creduto. Continua ad aspettare.   Notevoli i disagi in città con traffico rallentato e incolonnamenti per il maggior numero di auto privati in circolazione. La centrale del radio taxi ha aumentato il numero dei mezzi in servizio, oltre 600 le macchine in strada rispetto alle 450 degli altri giorni, ma i tempi di attesa per avere un’auto disponibile sono lunghi. Molti i ritardi sui posti di lavoro.   Le decisioni assunte dall’assemblea dei lavoratori dell’azienda municipalizzata di trasporto pubblico, in vista del voto, in Consiglio comunale sulla parziale privatizzazione dell’azienda che rischia il fallimento se non risanata in fretta, sono molto dure.   I lavoratori dicono no all’ipotesi della privatizzazione e chiedono a Comune e Regione di rispettare gli impegni presi per la ripatrimonializzazione di Amt. All’assemblea da cui è scaturita la decisione del blocco delle rimesse e dello sciopero selvaggio hanno aderito, secondo fonti sindacali, almeno 700 lavoratori.   Nella serata di ieri il prefetto di Genova aveva chiesto ai sindacati che rappresentano i lavoratori di Amt 48 ore di «tregua». Ma l’assemblea dei lavoratori ha respinto la richiesta avanzata nel pomeriggio dal prefetto del capoluogo ligure perché «il Comune possa decidere con serenità» sull’ipotesi di parziale privatizzazione di alcune società partecipate dal Comune, compresa appunto quella che gestisce il trasporto pubblico cittadino.   Oggi, martedì 18 novembre, sarà dunque particolarmente difficile spostarsi in una città dove il passaggio degli autobus non è garantito e dove sono prevedibili forme di protesta anche eclatanti.   Nel tardo pomeriggio di ieri, proprio per scongiurare questa eventualità, in Prefettura si erano incontrati rappresentanti di sindacati Amt, azienda, Comune e Regione. Ma tutto è stato inutile.   Intanto, secondo quanto emerge dopo il vertice di maggioranza che ha impegnato per tre ore il sindaco Doria insieme con i capigruppo e i consiglieri comunali che sostengono la maggioranza, l’ipotesi di un parziale ingresso di soci privati in alcune società partecipate dal Comune resta nella delibera che oggi a Tursi sarà discussa e votata dal consiglio Comunale.   Per quanto riguarda Amt, resta una modifica contenuta in un maxi-emendamento dove si chiede un «piano finanziario aggiornato» all’azienda e si prospettano «atti in coerenza con le prospettive del trasporto pubblico locale a seguito della nuova legge regionale».   Il maxi-emendamento, che sarà proposto oggi in consiglio Comunale, accogliendo in parte le richieste dei sindacati, conterrà anche alcune modifiche per il futuro di Amiu (rifiuti) e Aster (manutenzioni).

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