Grazie al Gruppo Bosch e ad un accordo di cooperazione che era stato firmato nel luglio 2012, il Principato di Monaco si avvia a diventare leader tra le città 'connesse'
Grazie al Gruppo Bosch e ad un accordo di cooperazione che era stato firmato nel luglio 2012, il Principato di Monaco si avvia a diventare leader tra le città 'connesse' entro il 2015. Il progetto, denominato Monaco 3.0, si concentrerà inizialmente sulla mobilità, sulle infrastrutture della città e i servizi pubblici di Montecarlo – come i semafori, le reti di autobus, la gestione dei parcheggi ma anche la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti e, ancora, i lavori stradali – che potranno dialogare virtualmente tra di loro, così da fornire informazioni in tempo reale. Questo renderà possibile l'interazione dei cittadini e dei visitatori con l'amministrazione locale direttamente e senza burocrazia.
Uno degli obiettivi di Monaco 3.0, che sfrutta il cosiddetto 'internet delle cose', è anche il miglioramento della comunicazione tra i vari fornitori di servizi. Se ad esempio una delle molte scale o dei molti ascensori che sono a disposizione dei cittadini nel Principato dovesse non funzionare correttamente, residenti e visitatori saranno in grado di trovare immediatamente il luogo dove c'è un'alternativa funzionante.
''La tecnologia e le soluzioni Bosch permetteranno a Monaco ad essere una città leader tra quelle 'connesse' – ha detto Volkmar Denner, presidente del consiglio di gestione di Robert Bosch GmbH – facendo un uso innovativo del potenziale tecnologico dell'internet delle cose e dei servizi''. Il Principato di Monaco e Bosch – si legge nella nota – hanno anche l'intenzione di lavorare insieme su soluzioni di risparmio energetico efficienti e, in questo modo, fornire un contributo alla ecosostenibilità.