Occorrerenno due mesi prima che i treni possano tornare a circolare sul binario verso il ponente ligure, quello bloccato ad Andora. "Nel frattempo il ministero delle Infrastrutture ha detto di essere disponibile a considerare un abbattimento del 30 per cento del costo del pedaggio autostradale per chi si muove tra Andora e San Bartolomeo", annuncia il sindaco della cittadina del ponente, Franco Floris.

E se nel giro di sei-otto settimane (secondo i calcoli di Rfi) sarà messa in sicurezza la scarpata che è franata e sarà tagliato a pezzi e portato via il treno deragliato venerdì scorso, la normalità sarà ancora lontana. La circolazione in quel tratto dovrà avvenire a bassa velocità, non oltre i 30 chilometri all'ora.

Poi, sgomberato il treno, si dovrà pensare alla messa in sicurezza di tutta la linea ferroviaria costiera fino al confine con la Francia, per poter recuperare la normale velocità dei treni. Ma questo è un altro capitolo. Per ora il risultato è che nel giro di qualche giorno partiranno i lavori di risistemazione della frana e il governo stanzierà i 2 milioni necessari. Saranno contenuti all'interno del decreto che riconosce lo stato di emergenza e che il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, porterà venerdì al consiglio dei ministri. L'impegno a far partire subito i lavori è stato preso ieri pomeriggio al ministero delle Infrastrutture davanti al ministro Maurizio Lupi, alla presenza del responsabile dell'Ambiente Andrea Orlando e dei vertici della Regione Liguria, dal presidente Claudio Burlando agli assessori alle Infrastrutture, Raffaella Paita, e ai Trasporti Enrico Vesco.

E davanti al sindaco di Andora Floris che ieri sera, a riunione finita, ha dato l'annuncio mentre il suo collega più a ponente, il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato stava facendo i conti per il Festival della canzone. Aveva detto: non lasciateci senza treni nei giorni del festival. Ma il suo desiderio non sarà esaudito. "Niente treni per il Festival di Sanremo", ha detto Burlando alla fine dell'incontro al ministero, ricordando anche che in Francia un intervento analogo a questo del ponente ligure era stato risolto in cinque mesi. Se le previsioni di ieri saranno rispettate, per Andora saranno tre mesi di meno. Comunque sia, i lavori su Andora partono tra pochi giorni. "Rfi ha accettato di intervenire e questa fase sarà sostenuta con risorse che arriveranno dal governo nello stanziamento per l'emergenza. Su questo l'incontro con il ministro è stato proficuo", spiega Paita.

Non è escluso, come era accaduto per altre emergenze alluvionali, che venga nominato un commissario e che possa essere lo stesso presidente della Regione, Burlando. Tutto si complica invece per la seconda fase dei lavori relativi al ripristino della linea ferroviaria su Andora.

"Finito lo sgombero verrà avviata una seconda fase  –  spiega Paita  –  per la messa in sicurezza di tutta la linea di costa in modo da ripristinare la velocità ordinaria ed essere sicuri che non esistano altri rischi: Rfi farà un progetto e il governo cercherà le risorse". Intanto, la Regione da una parte e il Ministero delle Infrastrutture dall'altra si muoveranno per cercare di sollecitare la soluzione del contenzioso tra Rfi e Ferrovial sui lavori del raddoppio nel tratto San Lorenzo-Andora.

La questione è all'attenzione del tribunale di Savona, dove l'impresa appaltante ha chiesto un accertamento tecnico preventivo sui lavori che Rfi contesta e che sono stati causa della rescissione del contratto con l'affidamento ad altre imprese. Imprese che su quelle aree però non possono lavorare fino a quanto al vicenda non verrà risolta. Si naviga a vista invece per il raddoppio tra Andora e Finale: "Il progetto c'è mancano i finanziamenti", dice l'assessore Paita. Ma il ministro Lupi ieri ha solo preso un impegno a "considerare" questo progetto.