Riceviamo e pubblichiamo la rettifica dell'Ufficio Stampa di ATM circa l'articolo uscito dal Corriere nella giornata di lunedì

ATM rettifica e mette in chiaro la sua posizione con ASSTRA

ATM rettifica e mette in chiaro la sua posizione con ASSTRA

Nel suo comunicato, Asstra sostiene di aver letto le dichiarazioni del Presidente di ATM, Bruno Rota, sul Corriere della Sera del 3 febbraio, nell’articolo “ATM strappa ed esce da ASSTRA”

"Come chiunque lo abbia letto sa, – si legge nella nota di ATM – in quell’articolo non è riportata alcuna dichiarazione del Presidente, il che la dice lunga sulle ragioni per le quali il comunicato Asstra è stato diffuso."   Segue il comunicato dell'Azienda Trasporti Milanese: "Il Presidente Rota ha chiesto a più riprese ad Asstra di portare i suoi costi di funzionamento a livelli di sobrietà, tanto più dovuti con la crisi del settore.   Ha chiesto, e continua a chiedere anche oggi, di rendere pubblici i compensi di Presidente e direttore generale di Asstra, per evidenti ragioni di trasparenza. Ha chiesto che l’associazione dedicasse particolare attenzione alle tematiche delle grandi città. Le richieste, in particolare quella sui compensi, la più facile da soddisfare, sono rimaste inevase.   Lungi dal voler dividere il TPL con ATM da una parte e tutti gli altri operatori dall’altra, il Presidente ha solo chiesto che Asstra si dotasse di modalità di gestione più sobrie e tali da legittimare un approccio realistico ai gravi problemi di settore. Ha chiesto, insomma, senza riuscirci, che Asstra fosse un’associazione che, guidata da persone competenti e capaci di conoscere i fatti, quindi in grado di sapere, ad esempio, che gli introiti del nuovo car sharing sono gestiti direttamente dal Comune di Milano e, quindi, che non vanno a rimpinguare i conti di ATM, che parcheggi e rimozione dei veicoli (come quasi in tutto il mondo) non danno purtroppo margini di guadagno.   ATM non vuol “concludere”, per usare l’espressione adoperata nella replica, il contratto costi quel che costi. ATM ha chiesto e chiede a chi tanto è pagato per trovare un accordo, lavori in tal senso seriamente e in stretto collegamento con tutte le imprese del settore.   Per concludere mai il Presidente Rota ha sostenuto o ha pensato che le aziende del TPL siano un coacervo di incapaci, come Asstra falsamente sostiene, attribuendogli giudizi sui colleghi che mai ha formulato. Le valutazioni negative di ATM riguardano esclusivamente gli attuali vertici di Asstra e, si ritiene, sono condivise da moltissime aziende del TPL in Italia."

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