Mobilità urbana sostenibile, decentramento dei poteri e nuove strategie macroregionali nel Mediterraneo: saranno questi i temi centrali al centro dell'agenda della prossima sessione plenaria dell'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea (Arlem),
Mobilità urbana sostenibile, decentramento dei poteri e nuove strategie macroregionali nel Mediterraneo: saranno questi i temi centrali al centro dell'agenda della prossima sessione plenaria dell'Assemblea regionale e locale euro-mediterranea (Arlem), in programma il 23 e 24 febbraio a Tangeri, in Marocco. Si tratterà di un'occasione di dialogo fra decine di sindaci e governatori di enti locali delle tre sponde del Mediterraneo, con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione su temi chiave per il rilancio dell'economia e lo sviluppo.
L'Arlem porrà l'accento sul ruolo cruciale che le autorità locali e regionali giocano per promuovere la mobilità urbana sostenibile. Un rapporto che passerà all'esame della plenaria sottolinea che la mancanza di adeguate infrastrutture nel settore del trasporto urbano costa ai paesi del bacino del Mediterraneo il 5% del prodotto interno lordo. L'Assemblea proporrà una serie di misure per affrontare una situazione che potrebbe presto diventare ''insostenibile'', in particolare il rilancio del processo di decentramento dei poteri verso le città e il consolidamento della cooperazione tra Nord e Sud per permettere lo scambio di buone pratiche.
Altro obiettivo ambizioso dell'Arlem è la definizione di nuove strategie macroregionali nel Mediterraneo, un modello innovativo di cooperazione che ha dimostrato tutto il suo potenziale nelle regioni del Baltico e del Danubio. Le autorità locali mediterranee chiederanno all'Ue di avviare l'elaborazione di altre due strategie, una per il Mediterraneo occidentale e l'altra per il Mediterraneo orientale, da lanciare ufficialmente entro i prossimi due anni. Queste due macroregioni andrebbero ad affiancarsi a quella adriatico-ionica, la cui approvazione da parte dell'Ue è prevista nel secondo semestre 2014.
L'Arlem, divenuto il braccio operativo regionale dell'Unione per il Mediterraneo, chiede ai governi della sponda Sud d'impegnarsi attivamente nell'elaborazione di queste strategie, promuovendo il contributo della società civile. Assicurare la partecipazione attiva delle autorità locali permetterà di rispondere alle aspirazioni sociali delle popolazioni e di consolidare la democrazia in un periodo di grandi agitazioni e cambiamenti nei paesi della primavera araba.