Intervista di TTS Italia a Deborah Bergamini, Vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e componente dell'intergruppo parlamentare per l'innovazione tecnologica: “NOI SENTINELLE DIGITALI IN PARLAMENTO. SUBITO TRASPORTO MULTIMODALE PER LE PERSONE E SICUREZZA STRADALE. INCENTIVI FISCALI PER CHI USA GLI ITS"

Bergamini: “Subito trasporto multimodale”

Bergamini: “Subito trasporto multimodale”

L’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica è già molto attivo. Parola di Deborah Bergamini, Vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera e membro del nuovo gruppo creato per “monitorare i lavori parlamentari – spiega l’onorevole in questa intervista concessa a TTS Italia – nelle varie commissioni ed intervenire, con emendamenti e migliorie, laddove troviamo spazi di applicazione per l’innovazione tecnologica e digitale”

Onorevole Bergamini, in qualità di Vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera ha seguito l’indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale. Il documento conclusivo, pubblicato da poco, concede, tra le altre indicazioni, ampio spazio all’innovazione tecnologica del settore. Quali sono, secondo Lei, i passi successivi che i deputati possono fare per dare concretezza a questo lavoro?
Come lei ben sa, noi deputati abbiamo tre frecce nel nostro arco: il potere legislativo, quello di indirizzo e uno di controllo. A questo aggiungerei la possibilità di fare un buon uso dei media portando avanti un dibattito aperto. Personalmente, stante l’importanza di un tema come quello del Trasporto pubblico locale, ho intenzione di usare tutte le mie prerogative. Intanto, in Commissione Trasporti ci accingiamo a lavorare su questo tema utilizzando come base una proposta di legge presentata dal presidente Meta.
Le nostre città soffocano e le soluzioni per migliorare la qualità della vita di tutti noi esistono, si deve “soltanto” implementarle. Uso le virgolette perché non è cosa semplice: la resistenza al cambiamento, e in particolare a quello incarnato dalle nuove tecnologie, è molto forte nel nostro Paese, soprattutto nella pubblica amministrazione. Sono sicura invece che i cittadini, gli utenti che ogni giorno si scontrano con le inefficienze del nostro sistema di mobilità, sono più che pronti ad utilizzare le nuove tecnologie. Basti pensare al fatto che l’Italia è il paese europeo con il più alto numero di smartphone… Ecco, io sto dalla parte dei cittadini e continuerò, come già faccio da anni, a pungolare il governo (utilizzando il potere di indirizzo e controllo) affinché la cosiddett a agenda digitale non sia soltanto uno slogan o un fi ne a cui tendere, ma una realtà quotidiana. A cominciare dal Tpl, nell’interesse dei milioni di cittadini che ogni giorno ne fanno uso e anche di tutti gli altri, a cui un decongestionamento delle nostre città migliorerà comunque la qualità della vita.

Lei è stata anche relatrice del progetto di legge sull’Agenda digitale per l’Italia. Che idea si è fatta del processo di informatizzazione della pubblica amministrazione e del Paese nel suo complesso?
  Come le dicevo prima, sono convinta che la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sia assolutamente fondamentale e che una corretta applicazione dell’Agenda Digitale valga quanto una manovra finanziaria. Tuttavia, anche se molte norme sono state approvate nella scorsa legislatura, mancano, come troppo spesso accade, i decreti attuativi delle stesse. Per molti sono anche scaduti i termini… E’ un fenomeno che riguard a moltissimi decreti, non solo su questo tema, e che contribuisce a quella percezione di inefficienza della politica che hanno – giustamente – i cittadini. Purtroppo, però, non è tanto la politica a resistere al cambiamento, quanto la grande macchina statale. E’ necessario un cambiamento culturale, al quale dobbiamo concorrere tutti: noi legislatori ma anche le associazioni come la vostra, che possono svolgere un fondamentale lavoro di monitoraggio e stimolo sui temi dell’innovazione.
Da poco, con altri colleghi onorevoli e senatori, avete istituito l’intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica. Ci può spiegare meglio di che cosa si occuperà e come ha intenzione di agire?
  L’intergruppo conta più di 50 membri tra Camera e Senato ed è già molto attivo anche se non sempre all’esterno lo si percepisce. Monitoriamo i lavori parlamentari nelle vari e commissioni ed interveniamo, con emendamenti e migl iorie, laddove troviamo spazi di applicazione per l’innovazione tecnologica e digitale. Facciamo anche frequentemente degli incontri tra noi, con gli stakeholder e con gli operatori del settore, cerchiamo di coordinarci e di presentare atti condivisi, dove possibile, su temi specifici. Siamo, insomma, delle sentinelle digitali che lavorano in parlamento, stimolano il governo e animano il dibattito nella società civile al fine di diffondere la cultura digitale.
    Infine, focalizziamo l’attenzione sui trasporti. L’Italia ha da poco adottato il Piano Nazionale sugli ITS (Sistemi Intelligenti di Trasporto) che prevede una serie di priorità nelle diverse modalità di trasporto. Quali sono, secondo Lei, gli interventi urgenti per ridare slancio al sistema della mobilità e della logistica nazionali? Quali potrebbero essere le fonti di finanziamento o di incentivazione?
  Tutte le priorità del piano sono importanti e si deve lavorare per attuarle. Tuttavia, se devo individuare delle “priorità particolarmente prioritarie”, credo che queste riguardino in primo luogo l’uso degli ITS per la gestione della mobilità delle persone in ottica multimodale, ovvero considerando il trasporto pubblico locale, i mezzi privati e i mezzi di trasporto alternativi, in modo da decongestionare le nostre città, migliorare la qualità dell’aria e della vita di tutti noi, anche diminuendo i costi legati al trasporto grazie ad una maggiore efficienza degli spostamenti. Egualmente prioritaria è la sicurezza stradale. In questo ambito gli ITS possono  aiutarci molto, monitorando comportamenti scorretti in violazione della legge così come il transito delle merci pericolose, potendo trasmettere in tempo reale dati relativi a situazioni di rischio o di emergenza e offrendo un valido supporto ad una migliore e più efficiente organ izzazione dei soccorsi. Per questo credo che in quest o ambito dovremmo lavorare affinché gli obiettivi siano raggiunti anche prima del termine previsto per il 2017. La principale fonte di finanziamento per interventi di questo tipo sono sicuramente i fondi europei e in particolare quelli di Horizon 2020. Non dobbiamo assolutamente lasciarceli sfuggire come troppo spesso accade. Credo che, poi, sia molto utile prevedere degli incentivi fiscali per gli utenti, i gestori di servizi, le amministrazioni e, in generale, per tutti gli attori che, nel loro ambito, si impegneranno ad applicare, e lo faranno effettivamente, i sistemi intelligenti di trasporto. 

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