Da studio Deloitte-Aniasa emerge boom per le nuove forme di smart mobility, noleggio e car sharing

Privati e aziende in fuga dall’auto di proprietà

Privati e aziende in fuga dall’auto di proprietà

L’auto resta il mezzo di trasporto preferito. Il 75% ne possiede una. Il panorama è comunque in rapida evoluzione, anche nel nostro Paese. Il 63% del campione si dichiara favorevole all’utilizzo di mezzi di trasporto “alternativi”, mentre nei prossimi 5 anni si stima che crescerà del 15% l’utilizzo di nuove forme di mobilità per spostamenti di routine

È il risultato dell’indagine presentata in occasione dell’Assemblea Pubblica Aniasa e del 13esimo Rapporto sullo stato di salute del settore del noleggio veicoli di Deloitte. Secondo il campione la “generazione Y” (compresa tra i 14-32 anni) è particolarmente interessata ai modelli di trasporto alternativi se affidabili (57% del campione). In particolare in Italia il 28% utilizzerebbe volentieri servizi di car sharing, se disponibili nella propria città (la percentuale sale al 42% negli Usa) e ancor meglio se supportati e se gestibili attraverso le nuove tecnologie: il 46,8% dei più giovani, infatti, utilizzerebbe applicazioni dal tablet o smartphone per pianificare i propri percorsi.

L’approdo in Italia negli ultimi mesi di numerosi nuovi operatori, soprattutto nelle due metropoli di Milano e Roma, ha contribuito ad aumentare la conoscenza del car sharing: il 64% dei clienti finali dichiara di essere informato e interessato al car sharing, mentre il 28% ha già utilizzato il servizio; l’83% ritiene che il car sharing avrà effetti importanti sulla mobilità cittadina. Oltre l’88% degli operatori del settore del noleggio veicoli dichiara di essere molto informato e interessato al car sharing, mentre il 60% ritiene che avrà un ruolo chiave nello scenario della mobility.La ricerca mette in luce come le armi vincenti dell’offerta di auto condivisa siano soprattutto tre: l’economicità, la flessibilità e accessibilità del servizio. I valori medi più elevati delle risposte (in una scala di gradimento da 1 a 5) vengono registrati dalle voci “semplicità ed efficienza nella prenotazione” (4,39), “convenienza economica” (4,3) e “possibilità di usufruire di specifiche tariffe convenzionate” (3,92).

In particolare, le nuove generazioni si mostrano tre volte più interessate al servizio di mobilità rispetto al “prodotto” automobile. Tra gli aspetti essenziali della gestione del servizio, la libertà di riconsegna del veicolo ottiene il maggiore gradimento (4,2 in media). Scarsa rilevanza viene attribuita dagli intervistati alle voci relative al contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla possibilità di scegliere il modello preferito di vettura.   Si fanno strada anche car pooling e peertopeer. Fleet manager e società di noleggio mostrano un lieve interesse per il car pooling, rispettivamente il 23% e il 30% dichiara che lo utilizzerà nei prossimi 6 mesi. La percentuale sale al 60% tra i clienti finali. Gradimento inferiore riscuote il “peertopeer”, che viene però valutata dal 39% della “generazione Y” come una forma di mobilità attrattiva.

Il coinvolgimento/partnership con un operatore del renting nell’offerta di car sharing è ritenuto un punto di forza del servizio secondo il 54% dei clienti finali, il 60% delle società di noleggio e l’81% dei fleet manager. I dati raccolti nella ricerca evidenziano come iI car sharing non venga percepito da utenti e aziende come un’alternativa al noleggio, ma piuttosto un’opportunità per un’offerta integrata di servizi in grado di rispondere alle diverse esigenze di mobilità: il 90% dei gestori di flotte si dichiara interessato a un’offerta di noleggio integrata con pacchetti di servizi di car sharing, l’80% delle società di noleggio considera il car sharing come un partner per offrire servizi integrati di mobilità, mentre il 70% dei clienti finali è interessato a un’offerta che integri le due formule.

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