L'intervista di TTS Italia a Ezio Castagna, direttore generale CTM Cagliari e presidente di Club Italia

Castagna: “Sulla bigliettazione elettronica occorre uno standard comune”

Castagna: “Sulla bigliettazione elettronica occorre uno standard comune”

Il decreto sulla bigliettazione elettronica firmato dal ministro Lupi “è una vittoria”. Ad affermarlo è Ezio Castagna, Direttore generale di Ctm Cagliari e Presidente di Club Italia, recentemente premiato a Parigi come miglior manager europeo per il “talento della mobilità”. Per passare dalle parole ai fatti, però, Castagna avverte che bisogna lavorare “a un sistema standardizzato” e risolvere il problema del clearing, ovvero della divisione dei ricavi tra le aziende.

Dottor Castagna, il decreto per la bigliettazione elettronica è in dirittura d’arrivo. Si tratta di un grande successo per la diffusione degli ITS. Ci può illustrare i punti più importanti di questa “rivoluzione”?
Per tutte le nostre Aziende di Traporto Pubblico locale e soprattutto per Club Italia è una vittoria. Ricordo che la nostra Associazione sta lavorando da anni su questo tema e finalmente il Ministro Lupi ha firmato il Decreto che vede il frutto di un lavoro congiunto che  fissa delle regole tecniche necessarie per consentire un sistema di bigliettazione elettronica interoperabile.   Il futuro vede nella tecnologia della bigliettazione e nel sistema di clearing, nonché sui sistemi ITS applicati (bigliettazione attraverso smartphone, ecc.) l’unica possibilità per svecchiare un trasp orto pubblico che deve dimostrare di essere competitivo e attrattore di nuova clientela.
Siamo consapevoli che questo decreto non può essere la panacea di tutti i mali per il trasporto pubblico locale, ed attendiamo di conoscere nei dettagli il progetto di riforma del tpl nel quale dovrà necessariamente collocarsi.
Questi due provvedimenti devono essere integrati con tutto il sistema. Il rischio è quello di evitare tanti progetti – a volte fra loro in contrasto – ma poveri di contenuti.

Quali saranno gli obblighi per le aziende di trasporto pubblico locale? E quali i benefici per i passeggeri?
  Gli obblighi per le nostre aziende sono relativi in quanto già da molti anni i sistemi ITS sono attivi in tante realtà italiane. E’ chiaro che la prospettiva di integrare sistemi di bigliettazioni diversi e/o in molti casi contrastanti tra loro – in particolare mi riferisco al sistema urbano ed extr aurbano, non sarà facile. Quindi il problema n on è certo quello di avere sistemi di ricarica in diretta o in remoto ma è quello di rendere il sistema omogeneo.
Inoltre credo fermamente che tutti i sistemi, integrati o meno, a nulla serviranno se non verrà introdotta la legge della validazione obbligatoria. Oggi non lo è, sia per i biglietti sia per gli abbonamenti, e ciò, a mio avviso, determina – al di là di quello che riportano le statistiche – la vera evasione, con punte anche del 20%.
Proprio in questi giorni Club Italia ha attivato un gruppo di lavoro per lo studio di un progetto di validazione obbligatoria.
Uno sguardo all’offerta. Il decreto impone degli standard per la fornitura? Quali sono i consigli che si sente di dare alle aziende di ITS?
  Oggi l’offerta esiste ed è di livello, anche se variegata nel suo insieme. Ed anche la tecnologia esiste. Come Presidente di Club Italia – l’Associazio ne delle Aziende pubbliche e private che da anni lavora sulle tecnologie applicate ai sistemi di bigliettazione elettronica ed attraverso convegni e visite tecniche abbiamo un quadro nazionale di tutti i sistemi. La risposta è lavorare ad un sistema standardizzato, che consenta l’evoluzione delle attività senza essere bloccati dalle peculiarità di questo o di quel fornitore. Pertanto avere uno standard significherebbe poi lavorare tutti al miglioramento dello standard stesso.
Quali sono i tempi di attuazione? In altre parole, quando i biglietti di bus, tram e metropolitane diventeranno veramente elettronici e interoperabili?
Tutti parlano di interoperabilità ma la realtà è diversa. Fatte alcune eccezioni, che hanno risolto il problema delegando le decisioni all’ambito regionale, nessuno ancora risolto gli aspetti relativi al clearing, cioè la suddivisione dei ricavi tra aziende.
Mi & egrave; capitato di sentire, ormai tante volte, che i l clearing può essere effettuato sulla base dello storico dei dati. Ma se è così perché spendere i soldi pubblici per un sistema che non porta nessun vantaggio alle Aziende. Se invece, come credo, queste nuove tecnologie servono per far incrementare il numero dei passeggeri è necessario trovare soluzioni operative che consentano di avere un ritorno preciso dell’investimento sostenuto. Ciò può avvenire, ribadisco, attraverso un sistema di validazione obbligatorio efficace.

Sembrerebbe che finalmente anche la politica abbia capito l’importanza di questo strumento per aumentare la domanda di trasporto pubblico locale a beneficio della collettività. E’ veramente così?
  Di fronte al poco interessamento da parte della politica in questi anni, siamo contenti di questo Decreto. Ci piacerebbe che stia avvenendo davvero un “cambiamento” reale e non una risposta emotiva alla crisi delle nostre Aziende. Siamo rimasti basiti davanti alle prime bozze dei testi relativi alla riforma del trasporto pubblico locale. Vorremo che questa riforma fosse condivisa con le nostre Associazioni di settore, che già sull’argomento hanno preparato ed inviato modifiche. Personalmente poi spero vivamente per l’Italia che termini la commistione tra politica e Sindacati, nel tpl in particolare. Che la politica finisca di considerare le nostre aziende come bacini di voti, con il risultato di un ulteriore appesantimento degli organici, per poi scandalizzarsi se i risultati di bilancio sono drammatici.
Infine, un’ultima domanda sulla sua Cagliari: Ctm è stata in grado negli ultimi anni di attrarre sempre più passeggeri sui mezzi pubblici. Quali sono state le strategie?
  Abbiamo puntato tutto sulla tecnologia e sulla comunicazione alla clientela. Ricordo che l’azienda che dirigo, la  Ctm Caglia ri, ha una delle flotte più giovani in Europa.  Mezzi nuovi e dotati di tutti i confort, abbinati  all’informazione in tempo reale del passaggio del mezzo tramite paline intelligenti, sistemi sms e Ivr. Un’applicazione per IOs e Android che è stata scaricata in pochi mesi da 30.000 persone e circa 25.000 utenze sui social network hanno fatto la differenza. Siamo riusciti a modificare le abitudini dei cittadini garantendo un servizio comodo ed efficiente. Inoltre, siamo un’azienda trasparente, che ascolta il cliente. Negli ultimi anni ci siamo messi in gioco, integrandoci  in tutti i progetti di cultura, sport e spettacolo. Abbiamo creato eventi musicali, letterari e teatrali sui nostri autobus per attrarre e convincere le persone ad utilizzare i mezzi pubblici. Mi sembra che abbia funzionato! Il prossimo passo, entro pochi giorni, il pagamento del biglietto attraverso i telefoni cellulari.

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