Poche ore per decidere le sorti di autisti e trasporto pubblico: se entro oggi non verrà trovato un accordo che metta in salvo ogni singolo lavoratore, sarà blocco totale dei
Poche ore per decidere le sorti di autisti e trasporto pubblico: se entro oggi non verrà trovato un accordo che metta in salvo ogni singolo lavoratore, sarà blocco totale dei bus. L'ultimatum è stato lanciato dai lavoratori di Roma Tpl, ieri in protesta per l'intera giornata in piazza del Campidoglio. Un centinaio, fischietti e divise blu, schierati contro l'ipotesi di oltre 330 licenziamenti, dopo il taglio del 10% sul corrispettivo economico imposto dal Comune per razionalizzare e riorganizzare il tpl romano. «I tagli hanno portato la società a dichiarare un esubero di 338 persone, 258 autisti e il resto amministrativi – hanno spiegato i rappresentanti sindacali Rsu di Cgil-Cisl, Uil, Faisa e Ugl di Roma Tpl -. Domani(oggi,ndr)è l'ultimo giorno utile della procedura di licenziamento e sapremo con certezza i numeri del personale che verrà licenziato». E quindi, per la società che con 83 linee in periferia svolge circa il 20% del servizio bus nella Capitale, è proprio oggi che scade il termine. «Hanno detto che dobbiamo attendere la riunione di domani in Regione (oggi, ndr) spiegando però che il Comune non può intervenire – hanno raccontato dopo l'incontro avuto ieri con i capigruppo di maggioranza e opposizione in Comune -. Perciò se dal vertice non uscirà una soluzione definitiva che tuteli tutti, se solo un lavoratore verrà licenziato, consigliamo all'utenza di prendere solo bus Atac, noi non assicuriamo il servizio».