Telecamere sui bus e posto di guida blindato. Nel frattempo, la presenza delle forze dell'ordine sugli automezzi: a tutela sia degli autisti, sia dei passeggeri. Soprattutto nelle zone a rischio. Lo chiedono i conducenti al Prefetto, al Comune ed all'Amt. In assenza di contromisure, minacciano di limitare il servizio
Si alza l livello di allarme e cresce la paura sui mezzi pubblici, dopo il violento assalto che la sera del 2 settembre scorso ha spedito all'ospedale G. L., di 52 anni, il conducente della linea "188" colpito al volto con un arnese di ferro da un tossicodipendente, Michael Saltarelli, arrestato per tentato omicidio: definito un bullo di periferia molto temuto alle "Lavatrici" (alture di Pegli). Soggetti del genere capitano tutti i giorni sugli autobus urbani. Non è la prima volta che un autista, un controllore o un passeggero viene aggredito, picchiato o rapinato. Dopo l'ultimo episodio di violenza, i sindacalisti hanno scritto sul tema della sicurezza del personale Amt. Al Comune, oltre a sollecitare un incontro urgente per trovare soluzioni idonee, chiedono che le vetture da consegnare in futuro, siano dotate di sistemi di sicurezza a protezione del personale e degli utenti trasportati. Vogliono chei mezzi siano vigilati dal "Grande Fratello", così come accade sui treni della metropolitana. E che non si possa accedere alla cabina di guida. Che in attesa di questi adeguamenti, siano presidiati da uomini in divisa. Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl scrivono: "Non è più accettabile che lavoratori escano da casa per recarsi al lavoro, per poi ritrovarsi ricoverati in ospedali per colpa di balordi che compiono atti di bullismo e aggressioni, che potrebbero generare azionie danni ancor più gravi di quelli sino ad oggi subiti. Questa situazione non è più tollerabile". Già, perché Saltarelli, di 22 anni, non si può solo liquidare come un semplice bullo di periferia. Si scopre che era sotto indagine da mesi, che deve rispondere di rapina ed estorsionea danno di alcuni minorenni. Tanto che il gip subito dopo l'aggressione, ha disposto l'arresto in carcere. Tre gli episodi più feroci che gli si contestano: un disabile picchiatoe rapinato sul bus, un sedicenne malmenato e taglieggiato, costretto a barricarsi in casa per la paura, e un ventenne massacrato nella sua abitazione e derubato della SmartTv e della Play Station. Martedì scorso con la sua auto ha incrociato il "188" guidato da G. L., in una curva di Quasimodo, la strada che dall'Aurelia sale fino alle case popolari denominate "Lavatrici". Uno dei due mezzi avrebbe invaso la corsia dell'altro, ne è sorto un banale diverbio, proseguito fino alla fermata del capolinea di via Cesare Pavese. Qui, il conducente è stato aggredito, colpito al volto ed alla fronte con un morsetto di metallo trasformato in arma micidiale. Saltarelli è scappato, abbandonando la vettura e nascondendosi in un caseggiato, dove è stato scovato dalla polizia con gli indumenti ancora sporchi di sangue. Dovrà rispondere di tentato omicidio, del reato di interruzione di pubblico servizio, guida senza patente (non avendola mai conseguita). Nelle vicinanze è stato rinvenuto l'arnese utilizzato per l'aggressione. Sul sedile posteriore della sua macchina la polizia ha trovato anche una bomboletta spray urticante. Inoltre, il mezzo è risultato privo di assicurazione e di revisione, quindi è stato sequestrato. Il conducente dell'autobus è stato soccorso e trasportato all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dove è stato medicato e trattenuto in osservazione breve per 24 ore; dimesso con venti giorni di prognosi, la frattura delle ossa nasali ed una vasta ferita alla fronte.