Il vertice a Palazzo Chigi, con il decreto sblocca-Italia e la legge di stabilità dovrebbero essere soddisfatte le richieste del Comune di Milano

Palazzo Chigi risponde sui trasporti al Comune di Milano

Palazzo Chigi risponde sui trasporti al Comune di Milano

Il governo valuterà la cifra entro novembre, prevista anche norma ad hoc per sbloccare le assuzioni a tempo determinato

I nodi del "dossier Milano" stanno per essere sciolti. Nel giro di un mese e mezzo dovrebbero essere soddisfatte le richieste del Comune di Milano avanzate al governo per il miglioramento dell'accoglienza in città durante il semestre dell'Expo 2015, periodo durante il quale sono attesi 20 milioni di visitatori.   Si parlava di 134 milioni per servizi aggiuntivi di trasporto, ambientali e di sicurezza e per l'organizzazione di eventi culturali. Poi la cifra è stata ridimensionata a 114 milioni, togliendo i maggiori ricavi attesi dal Tpl e riducendo al minimo le richieste per il semestre europeo.   A questo si aggiunge anche l'esigenza di una norma ad hoc per permettere a Palazzo Marino di assumere dipendenti a tempo determinato e pagare gli straordinari tra maggio e ottobre 2015.   Le risposte dovrebbero arrivare con il decreto "sblocca Italia", a cui verranno aggiunti degli emendamenti dallo stesso governo, e con la prossima legge di stabilità: gli emendamenti serviranno a concedere deroghe sulle assunzioni di personale al Comune di Milano, mentre entro il 15 ottobre dovrebbero essere inserite nella legge di stabilità le nuove risorse per Milano, ancora da definire.   Questo l'esito dell'incontro di ieri a Palazzo Chigi, a cui ha partecipato il sindaco Giuliano Pisapia, per la seconda volta a Roma a discutere dei problemi di Milano in vista dell'Expo. La prima volta, a fine luglio, si era confrontato con il ministro all'Economia Pier Carlo Padoan, senza però ottenere garanzie.   Adesso l'obiettivo sembra vicino. Seduti attorno ad un tavolo per confrontarsi sul "dossier Milano" c'erano il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il capo ufficio del settore Legislativo Antonella Manzione, il capo di gabinetto del Mef Roberto Garofoli, il consigliere del governo all'interno dell'Expo Alessandra Dal Verme, il capo di gabinetto del ministero dei Trasporti Giacomo Aiello, il capo della segreteria della presidenza del Consiglio Mauro Bonaretti. A coordinare i lavori il ministro all'Agricoltura Maurizio Martina (delegato nazionale di Expo). Tutto fatto dunque? In realtà manca ancora un aspetto, quello fondamentale. Non è scontato che le risorse stanziate saranno quelle effettivamente chieste da Palazzo Marino. I vertici di Palazzo Chigi studieranno i documenti e poi decideranno.   Tra le premesse dell'incontro c'è stato infatti anche un sibillino: «Bisognerà tenere conto del periodo in cui ci troviamo…», proferito dai tecnici del Mef. «È stato un incontro positivo che ha dato risultati concreti – è il commento di Pisapia – Si tratta di richieste che avevamo posto da tempo e che finalmente sono state accolte.   Ci sarà un ultimo passaggio per definire la quantificazione delle somme». «Va dato atto al Comune di Milano – ha detto Martina – di aver rappresentato il tema degli extracosti con approfondimento. L'obiettivo è chiudere tutto entro i primi di novembre».

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