13.000 tessere intestate a invalidi e anziani, deceduti o emigrati, continuavano a essere utilizzate per viaggiare sui mezzi pubblici gratuitamente
Autobus, metropolitana e treni regionali, le tessere nominali servivano a circolare liberamente in tutta la regione a condizione di rientrare in una delle categorie che ne avevano diritto. Come la truffa delle pensioni riscosse dai parenti anche dopo il decesso, o delle agevolazioni per i disabili, Gtt ha scoperto che centinaia di torinesi continuavano a utilizzare gli abbonamenti di viaggio gratuiti intestati a persone che non c'erano più. La procura di Torino ha avviato un'inchiesta dopo che Gtt ha denunciato il raggiro senza però poter individuare le persone che truffavano l'azienda per i trasporti. Dopo solo pochi giorni di indagine, grazie soprattutto all'uso delle telecamere è stato possibile identificare già 11 persone filmate mentre usavano la tessera di un altro. Per gli invalidi, Gtt aveva rilevato anomalie riguardo a ben 13.014 tessere rilasciate, rispetto alle 122.521 verificate, quindi il dieci per cento circa, e di queste 12.065 erano intestate a persone decedute dopo il rilascio, e 949 a persone emigrate fuori dalla Regione. Approfondendo la verifica su quelle dotate di microchip – e quindi individuabili al passaggio con tornelli automatizzati – è emerso che ben 294 venivano utilizzate abitualmente, malgrado i titolari fossero da tempo deceduti o emigrati, registrando oltre cento passaggi per ciascuna tessera in un anno e mezzo.
Per ora sono undici le persone accusate di sostituzione di persona e di truffa ma le indagini vanno avanti con tutte le telecamere di sorveglianza che sono state riposizionate presso le stazioni metro e ferroviarie in modo da filmare le persone che entrano ed escono nel momento in cui passano la tessera.