Uno studio della University of Carolina rileva che più si costruiscono piste ciclabili, più i cittadini cominciano a usufruirne, con gran guadagno della mobilità sostenibile
Se costruisci piste ciclabili, i ciclisti arriveranno, saranno sempre di più e in quei luoghi caleranno l’obesità e i rischi cardiaci. È questa la tesi di uno studio della University of Carolina sulla mobilità sostenibile, che ha preso il via a seguito dell’esplosione di piste ciclabili in molte città come Chicago, New York e Minneapolis. Centinaia di chilometri interamente dedicati alle due ruote senza motore, collegati allo sviluppo di programmi di bike sharing. Il numero di persone che hanno deciso di spostarsi soprattutto in bici è cresciuto del 60 per cento rispetto a dieci anni fa, ma fino ad oggi, secondo il Census Bureau, «a questo aumento non ha fatto seguito la costruzione di sufficienti percorsi ciclabili». Il lavoro della University of Carolina sarà un’arma in più per fare pressione al fine di convincere le amministrazioni a supportare questa tendenza con infrastrutture adeguate. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Penny Gordon-Larsen, senior author dello studio – era valutare come lo sviluppo della Minneapolis Greenway si ripercuotesse sul pendolarismo dei residenti nell’arco di 10 anni. I dati che abbiamo raccolto supportano la tesi che un impegno sulle infrastrutture per la ciclabilità urbana può far crescere l’utilizzo della bici da parte dei cittadini». La Minneapolis Greenway è una pista ciclabile che unisce i maggiori quartieri residenziali con quelli più densi di uffici e aziende. Fra chi abitava lungo la direttrice si sono registrati aumenti nell’utilizzo della bici. Dall’1.8%, la percentuale di lavoratori che ha deciso di lasciare l’auto in garage o di non rinnovare l’abbonamento ai mezzi pubblici è salita al 3.4%. «Anche se è noto a tutti il beneficio per la salute di attività fisiche come ciclismo e camminata – spiega il professor Gordon-Larsen – questo genere di pratiche è più diffuso nelle città europee che in quelle del Nord America. Tutto ciò comporta la necessità di un’enfasi ancora maggiore per un impegno dei decisori nell’innovazione delle infrastrutture legate a questo tipo di mobilità».