Mirra: «Dopo la chiusura dell'aeroporto siamo tagliati fuori»

Funerale in stazione per l’addio di “Italo”

Funerale in stazione per l’addio di “Italo”

Cartelli e firme di protesta per l'ultimo viaggio del treno sulla dorsale adriatica

«QUI A RIMINI eravamo una decina a protestare sul binario – continua Carlotta – ma siamo migliaia a condividere lo stesso obiettivo: che quello di Italo sia un arrivederci e non un addio. Ci auguriamo che a livello regionale e ministeriale qualcosa si muova. Anche in vista di manifestazioni importanti come Expo 2015 a Milano, e Matera Capitale europea della Cultura 2019, sarebbe fondamentale». Le ragazze del flash mob ricordano che «in due anni su Italo hanno viaggiato migliaia di romagnoli e marchigiani». La pagina Facebook 'RidateciItalo' ha superato quota 6.000 'mi piace'. Cinquemila firme per la petizione lanciata su Change.org, con appelli alle istituzioni e al ministro dei Trasporti, Lupi. «Sono commosso dal dispiacere causato da questa cancellazione – dice Mirra, già protagonista di proteste eclatanti in passato, compreso un incatenamento davanti all'allora amministratore delegato di Rfi, Mauro Moretti -. Per il territorio riminese è una gran perdita. Che si aggiunge alla chiusura dell'aeroporto. Che sommato a questa nuova pessima notizia, rende sempre più difficoltosi i collegamenti con la nostra realtà, penalizzando i cittadini, gli scambi, l'economia». Mirra sottolinea che ulteriori penalizzazioni verranno dalle scelte di Rfi legate all'alta velocità, che per la 'risalita' da Bari avrebbe scelto non la linea adriatica ma la Foggia – Napoli – Roma. Anche Mirra ha consegnato una missiva al capotreno dell'«ultimo Italo». «Il testo – spiega l'ex assessore provinciale alla Mobilità – cerca di spiegare in maniera argomentata l'appello rivolto alla direzione nazionale di Ntv, così come alle istituzioni preposte ai trasporti, a rivedere la scelta di eliminare il treno veloce dalla dorsale costiera adriatica». «ITALO NON ci lasciare!». E' il cartello che ha mostrato l'ex assessore provinciale alla Mobilità Vincenzo Mirra, dove a protestare contro la cancellazione dalla tratta adriatica del gioiello di Ntv c'erano una decina di persone. Tra gli altri le social blogger 'Le Asociali' (da Rimini Marilisa e Carlotta), che hanno inscenato manifestazioni anche nelle stazioni ferroviarie di Ancona e Pesaro, sbandierando manifesti e distribuendo volantini intitolati «RidateciItalo».   L'appuntamento era sul binario 2 del traffico veloce, dove era previsto l'ultimo passaggio di Italo Treno, avvenuto con puntualità elvetica: arrivo alle 12,43 e ripartenza alle 12,45. «Noi a Rimini – spiega Carlotta – abbiamo consegnato al capotreno uno scatolone pieno zeppo di lettere scritte da viaggiatori assolutamente contrari soppressione di Italo dalla linea adriatica». Le blogger hanno spiegano di aver ottenuto dal capotreno l'assicurazione che il 'malloppo' verrà consegnato agli uffici milanesi di Ntv.

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