Ancora dubbi sulle quote di investimento versate da Palazzo Marino e dai soci privati Il governatore Maroni ha annunciato di aver trovato 105 milioni per il trasporto lombardo

Metrò 4, via libera dalle banche La linea blu si farà

Metrò 4, via libera dalle banche La linea blu si farà

Nel 1998: il Comune affida lo studio di fattibilità della linea 4 alla Mm Nel 2008: il Cipe autorizza il progetto M4 Nel 2010: aperto il bando di gara Nel 2011: vince la cordata guidata da Impregilo. Ricorso di Pizzarotti Nel 2012: cantieri in viale Forlanini

Era pathos preventivo. Solo dieci giorni fa, il direttore generale del Comune, Giuseppe Tomarchio, si lasciava andare a una considerazione preoccupante: «Non siamo sicuri che faremo il closing». Ieri, le banche – e in pochi ne dubitavano viste le condizioni poste – hanno dato semaforo verde al maxifinanziamento alla neonata società per la realizzazione della linea 4 del metrò: 516,5 milioni di euro. Quindi, la linea blu si farà e non si perderanno i 172 milioni di euro aggiuntivi concessi dal governo.   Ma restano tutta una serie di dubbi su chi coprirà cosa. Quanto metterà il pubblico, ossia il Comune? Quanto metteranno i privati in quello che in gergo tecnico si chiama project financing, ossia un'operazione dove la parte privata dovrebbe coprire i costi degli investimenti in cambio dei ricavi percepiti nella gestione? E qui le cose si complicano. Secondo Palazzo Marino, il valore dell'opera è di 1.869 milioni di euro: il governo la finanzierà per il 46,6 per cento, pari a 871 milioni, il Comune per il 20,24, pari a 378 milioni, il 33,16 per cento è dei privati per circa 620 milioni. Ma è veramente così? Il prestito di 516,5 milioni di euro è alla società e non ai soli soci privati. L'accordo prevede che sia restituito dalla società a partire dal 2022 attraverso i propri ricavi. E quali sono i ricavi della società? Il canone di disponibilità che il Comune pagherà a partire dal 2022 e che varia negli anni da 50 fino a 170 milioni di euro (il periodo della concessione). E si torna alla domanda principale: qual è il vero contributo dei privati all'opera e quale quello del Comune? Sono veramente 620 milioni? O questa cifra è la somma tra il prestito alla società e i fondi messi dai privati? Domande che si pongono diversi consiglieri comunali.     Torniamo al prestito. Il finanziamento è stato sottoscritto da un pool di banche e soggetti istituzionali. Da una parte il Comune e i soci privati, tra cui figura paradossalmente anche Atm, cento per cento di Palazzo Marino: Salini Impregilo, Astaldi, AnsaldoBreda, Ansaldo STS, Atm e Sirti. Dall'altra, Banca Imi e Bnp Paribas quali banche coordinatrici. Il finanziamento gode di una provvista Bei per una quota complessiva pari a 300 milioni di euro messa a disposizione direttamente da Cassa Depositi e Prestiti per 217,5 milioni di euro e per 82,5 milioni di euro da Banca IMI, UniCredit e Mps. È stato sottoscritto anche un contratto di capitalizzazione per un importo fino a 366 milioni di euro (di cui 206 a carico dei soci privati). Il Comune, entro la fine dell'anno, ne dovrà mettere 50.   Ieri c'è stata anche un'altra firma. La sottoscrizione della convenzione con cui la neocostituita società M4 assume pieno titolo per procedere alla realizzazione dell'opera. «Le firme di ieri – ha detto Laura Brambilla, presidente di M4 – rappresentano un importante passo in avanti. Sottolineo che la conclusione dell'accordo è giunta il primo giorno utile dopo la costituzione della società. Mi pare questo un importante segnale di fiducia e responsabilità verso la città per un opera di grande importanza».
Segnale di fiducia che non convince il presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo: «Continuo a pensare che non si sia lavorato nell'interesse della città e che i rischi siano superiori ai vantaggi. Comunque, visto che c'è stato il closing mi aspetto di avere tutto il materiale a disposizione. E mi chiedo quali garanzie siano state chieste dalla banche nel caso non arrivassero i fondi del governo». I cantieri, intanto, sono già stati avviati: la prima galleria sotto viale Forlanini è stata realizzata e a partire dal 2015 inizieranno gli scavi preliminari su altri punti sensibili del tracciato.   Capitolo fondo dei trasporti. Ieri, il governatore Roberto Maroni ha annunciato di aver trovato 105 milioni per il trasporto pubblico locale lombardo: «Anche se il trasporto pubblico è stato trasferito alle Province e non è più di competenza delle Regioni, ci sono degli accordi in corso da onorare per cui abbiamo trovato le risorse perché siamo persone serie».

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