Il gruppo di cittadini beffati ha così deciso di salire sul successivo tram in arrivo senza dire nulla all'autista, arrivando ognuno alla propria destinazione
«Arrangiatevi». È questa la risposta data ad alcuni utenti del tram che, domenica scorsa intorno alle 18, hanno contattato gli uffici dell'azienda di trasporti per segnalare un disservizio del distributore di biglietti del tram della centralissima fermata di Riviera Ponti Romani. «Una risposta che ci ha amareggiato e ci ha fatto arrabbiare – ha raccontato Emanuele Compagno -. Dovevo arrivare alla farmacia di turno, in zona Santo. Sono arrivato alla fermata di fronte al ristorante Break e ho inserito nel distributore di biglietti 2 euro e 60. Ho seguito le istruzioni ho premuto il tasto con il led acceso, la macchina ha trattenuto il denaro ma non ha erogato il biglietto». Una scena che si è ripetuta con altre 8 persone, con la stessa necessità di acquistare il biglietto. «A quel punto abbiamo deciso di sentire gli uffici assistenza dell'Aps: l'addetto ci ha risposto che non poteva fare assolutamente nulla, ci ha consigliato di spiegare la situazione all'autista del tram perché ci facesse salire egualmente o di rivolgerci ad una tabaccheria. Ma nel tardo pomeriggio di domenica dove trovare una tabaccheria aperta? – ha puntualizzato Compagno -. Il tram è arrivato e subito ci siamo rivolti all'autista spiegando il problema. Per tutta risposta ci ha chiuso la porta in faccia, lasciandoci a terra. Nel frattempo è arrivato un altro viaggiatore che quando non ha ricevuto il biglietto dopo aver inserito il denaro, ha preso a pugni il distributore, che finalmente si è messo a funzionare ma erogando un unico biglietto, solo per lui. Anche il viaggiatore successivo si è messo ad armeggiare riuscendo ad ottenere un unico biglietto». «Sembra proprio che non si sia trattato, da informazioni prese successivamente, di mancata erogazione "occasionale" – ha chiuso Compagno -. Io mi auguro si sia trattato solo di un malfunzionamento e che sia sistemato al più presto, ma si è vociferato anche di persone che manomettono i distributori di biglietti per poi recuperare le monete in un secondo tempo».