Distribuito in 100mila copie l'opuscolo sul nuovo Sfm Priolo: "Ultimato il progetto il treno raggiungerà 87 stazioni" Donini: "Entro 100 giorni aggiudicheremo il nuovo appalto per il sistema ferroviario regionale"
Per la prima volta l'offerta ferroviaria bolognese in una sola pubblicazione. Una grande "S" rossoblù in copertina è il logo scelto per far conoscere ai cittadini dell'area metropolitana il trasporto su ferro.
Stampato in 100mila copie, in distribuzione in questi giorni, contiene corse e orari delle linee ferroviarie che attraversano la provincia. La brochure, spiega il neo assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, è «un'opera di semplificazione dell'intero sistema integrato. Il Sfmè la spina dorsale della Città metropolitana, per la Regione rappresenta un terzo dei servizi ferroviari regionali, con un budget di 40 milioni».E anche quando viale Aldo Moro ha razionalizzatoi fondi, rivendica Donini, «non ha intaccato il Sfm».
La guida, aggiunge Virginio Merola, è «uno strumento utile per dare l'idea delle opportunità che esistono». Il trasporto dei pendolari su ferro, infatti, è uno dei servizi che caratterizza la Città metropolitana, «che punterà su un sistema che,a regime, toccherà 87 stazioni», spiega Irene Priolo, sindaco di Calderara e consigliere delegato ai trasporti del nuovo ente.
Nell'attesa, ai piani alti della Regione si va avanti col maxi bando per la gestione del servizio ferroviario locale, il primo del genere in Italia. «Siamo ormai in grado di completare l'iter – assicura Donini – ipotizziamo che nei prossimi 100 giorni ci possa essere l'aggiudicazione». Questo, ricorda, è «uno degli obiettivi prioritari del mandato». La gara obbligherà il consorzio vincitore a garantire almeno 450 milioni di euro di investimenti per l'acquisto di 75 nuovi convogli.
Dopo il passo indietro della multinazionale Arriva, il bando si è chiuso nel 2014 con la presentazione di una sola domanda da parte di Trenitalia e Tper. Rispetto ai collegamenti locali, conclude Orazio Iacono, direttore del Trasporto regionale di Trenitalia, l'obiettivo è «infittire i treni nelle ore di punta, in cui c'è grande domanda, perché è lì che dobbiamo affrontare il tema dell'affollamento».