Metro C, il Consorzio denuncia: «Ritardi per colpa del Comune»

Metro C, il Consorzio denuncia: «Ritardi per colpa del Comune»

CITATA IN GIUDIZIO ROMA METROPOLITANE: «CI DEVE 140 MILIONI, E DOVRÀ RISPONDERE DEL DANNO ERARIALE PER INTERESSI MATURATI»

Il Consorzio Metro C presenta il conto al Campidoglio e chiede 140milioni di euro per i ritardi dei pagamenti da parte dell'amministrazione comunale. La richiesta della società incaricata di costruire la terza linea della metropolitana arriva all'indomani della minaccia di una penale da 32 milioni agitata dall'assessore ai Trasporti, Guido Improta, nei confronti del Consorzio per presunti ritardi nei lavori. Ora invece lo scenario sembra ribaltato: il Consorzio Metro C «si trova costretto a chiamare in giudizio» Roma Metropolitane, società partecipata dal Comune, per un credito vantato di 140 milioni.   I ritardi nei pagamenti, «superiori all'anno» – si legge ancora in una nota diramata ieri dal Consorzio – «determinano un danno erariale per interessi maturati, di cui i responsabili pubblici dovranno rispondere». Quanto allo slittamento dell'apertura della tratta che va da Centocelle a piazza Lodi, secondo Metro C, «il ritardo è riconducibile a decisioni dell'amministrazione capitolina assunte unilateralmente e in difformità dai patti contrattuali». Ecco perché il general contractor è sicuro che «le presunte penali non siano applicabili».   Il Campidoglio intanto conta di aprire tra giugno e luglio la seconda tratta, che arriverà fino a piazza Lodi. Il 9 novembre scorso è stata aperta la prima tratta, da Pantano a Centocelle, con corse fino alle ore 18, che dalla fine di febbraio saranno operative fino alle 21.30. Il prolungamento a piazza Lodi comporterà cambiamenti anche per il trasporto di superficie: appena aprirà la nuova tratta, Atac sposterà in avanti il capolinea del 50 express, che partirà dalla piazza in direzione di San Giovanni e Termini. «Con l'apertura di Lodi, Metro C ha già il suo significato trasportistico e quindi noi andremo a ridurre le linee di superficie: il 105, per esempio, già oggi è passato da 3 a 6 minuti di frequenza. Contestualmente i passeggeri sulla linea C sono passati dai 70 a treno di prima ai 300 di oggi», ha spiegato Improta.   Per la stazione San Giovanni invece la nuova apertura è prevista per il 2016, sempre secondo quanto dichiarato da Improta nella Commissione speciale capitolina di due giorni fa. Dove l'assessore ha anche confermato che il Campidoglio pensa di prolungare la linea C fino a Ottaviano, vicino a San Pietro, e poi, in vista della candidatura olimpica di Roma ai giochi del 2024, di fare arrivare la "linea verde" fino alla Farnesina, nella zona dello stadio Olimpico.   Proprio su quest'ultima ipotesi, il Consorzio ieri ha fatto sapere di «prendere atto delle dichiarazioni dell'assessore ai Trasporti sul nuovo prolungamento legato alle Olimpiadi e di confermare il proprio responsabile impegno contrattuale nell'esecuzione dei lavori». Nel frattempo, Metro C «si attende che l'amministrazione inizi finalmente ad operare con la necessaria e dovuta efficienza per consentire in questa fase la realizzazione della linea almeno fino al Colosseo».   Altri miglioramenti in arrivo anche per le altre linee. A partire dalla B1, che sarà prolungata fino a piazzale Jonio entro aprile. Per l'ammodernamento della linea A il Comune invece prevede investimenti sulla carta di 100 milioni di euro, che dovrebbero portare anche i vagoni della prima linea ad essere "driverless", vale a dire senza guidatore, proprio come già sperimentato con successo con quelli della metro C. Novità anche per la Roma-Lido: entro l'estate su tutti i treni della ferrovia dovrebbero essere installati dei nuovi impianti di climatizzazione.

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