L’amministratore di Ferrovie Sud Est tra i manager coinvolti per la molatura delle rotaie Il deus ex machina Incalza originario di Francavilla Fontana e allievo dell’ex Psi Signorile
Nell’inchiesta della Procura di Firenze che ha portato in carcere il dirigente del ministero dei Lavori pubblici Ercole Incalza ha un ruolo anche la Puglia. E non da poco. In primo luogo perché Incalza (70 anni) è originario di Francavilla Fontana e ha iniziato la carriera con Claudio Signorile, noto esponente socialista barese. In secondo luogo perché nel gruppo dei manager indagati figura – insieme all’ad di Rfi Maurizio Gentile, di Furio Saraceno, ex presidente di Nodavia, di Angelo Caridi, ex ad di Snam progetti, di Giandomenico Ghella che è stato ai vertici di Ance, di Andrea Castellotti, ex facility manager di Padiglione Italia a Expo, Giulio Burchi, ex presidente di Italferr e Antonio Acerbo, ex subcommissario di Expo – anche Luigi Fiorillo, amministratore delle Ferrovie del Sud Est (di cui Incalza è stato commissario governativo nel 1985). E, infatti, tra i luoghi perquisiti – oltre ad uffici della Rete Ferroviaria Italiana Spa, dell’Anas International Enterprises, del Consorzio Autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, dell’Autostrada regionale Cispadana Spa e dell’Autorità portuale Nord Sardegna, compaiono le Ferrovie del Sud Est Srl: si indaga sull’attività molatura delle rotaie. Le perquisizioni sono state svolte con il concorso di personale dell’Agenzia delle Entrate per gli accertamenti di competenza in materia fiscale. L’esecuzione dei provvedimenti ha interessato le province di Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Padova, Brescia, Perugia, Bari, Modena, Ravenna, Crotone e Olbia.